I danni del maltempo, con vento e grandine, nelle campagne di Verona e provincia.
Vento e grandine nelle campagne di Verona e provincia, l’agricoltura comincia a fare la conta dei danni provocati dal maltempo. Filari di mele e vigneti abbattuti, capannoni scoperchiati, campi allagati. Sono ingenti i danni del forte temporale che si è abbattuto ieri sul Veronese, con bombe d’acqua e vento che hanno colpito un’ampia zona da Isola Della Scala, Oppeano, Bovolone, Belfiore e San Bonifacio.
“È caduta una quantità di pioggia impressionante – dice Francesca Aldegheri, presidente dei frutticoltori di Confagricoltura Verona -. I temporali sono stati due: uno ieri mattina e uno in tarda serata, per un totale di più di 70 millimetri di acqua. Io da stamattina sono in campagna a cercare di far defluire l’acqua, ma c’è chi sta peggio di me, dato che il forte vento ha rovesciato gli impianti di irrigazione, i tetti e le reti antigrandine. Dispiace perché siamo in piena raccolta con tutte le varietà di mele: abbiamo appena iniziato con le varietà Golden, mentre va avanti anche quella delle Stark e delle Delicious. Ed è partita anche la vendemmia. È un periodo in cui si dovrebbe portare a casa il lavoro di un’annata e invece ci ritroviamo a dover rimediare ai danni e alle devastazioni causate dal meteo. Ogni volta che arriva un temporale c’è da tremare”.
- Il maltempo si abbatte sul Veronese: nella notte decine di interventi dei vigili del fuoco – VIDEO.
- San Bonifacio, la furia del cielo: alberi sradicati e tetti distrutti – FOTO .
- Violenta tromba d’aria nella notte a Bionde Valfonda, danni ingenti.
Non è la prima volta.
Non è la prima volta che la zona di Belfiore viene colpita quest’anno. In giugno un mix micidiale di vento e grandine massacrò le ultime ciliegie tardive, le albicocche, i kiwi, le mele e le pere. Danneggiata anche una parte di seminativi, con piante di mais spellate da cima a fondo.
“Anche questa è un’annata dura dal punto di vista del meteo – sottolinea Alberto De Togni, presidente di Confagricoltura Verona -. Eventi climatici estremi sempre più frequenti, con le grandinate estive del 2025 che hanno devastato intere produzioni, si assommano ad una pressione fitosanitaria sempre più pesante, tra cimice asiatica e Popilia Japonica che invadono le coltivazioni. La realtà è che per gli imprenditori agricoli è sempre più difficile far quadrare i bilanci”.


Codive: “Abbattuti interi filari di frutteti”.
Temporali violenti, piogge torrenziali, raffiche di vento e, in alcune aree, grandine hanno provocato nella serata di ieri sera, lunedì 1 settembre, danni a colture e strutture agricole.
Secondo l’analisi di Condifesa Verona Codive, l’ente che si occupa delle assicurazioni in agricoltura, la zona più colpita è la fascia compresa tra Isola della Scala (Tarmassia e Mandello), Bovolone (Campolongo e Villafontana) e Oppeano. In queste zone, oltre ad acqua e vento si è manifestata pesantemente anche la grandine.
“I danni sono ingenti e in corso di verifica da parte del nostro tecnico, anche perché molte aree risultano ancora sommerse – spiega il direttore di Codive, Michele Marani –. A titolo di esempio, la nostra centralina meteo di Bovolone ha registrato in due giorni 200 mm di pioggia per metro quadrato e raffiche di vento superiori ai 130 km/h. Le colture più colpite sono cereali, mais, tabacco, riso, orticole e pomodoro”.
Pesanti conseguenze anche per i territori di Belfiore, Zevio, Palù e San Bonifacio, con pioggia e vento forte che ha provocato il rovesciamento di interi filari di alberi da frutto.
