Dopo l’incendio alla Stena Recycling di Angiari, le prime rassicurazioni sulla qualità dell’aria, in attesa delle analisi Arpav.
Sono al lavoro i tecnici e gli analisti di Arpav sui campioni di aria prelevati ad Angiari, nei dintorni dell’incendio che ha devastato la Stena Recycling. I vigili del fuoco hanno impiegato ore per domare le fiamme scaturite all’interno della fabbrica specializzata nel trattamento di rifiuti elettronici e plastici, in viale dell’Industria, ad Angiari.
Dopo le prime preoccupanti raccomandazioni del Comune, che chiedeva ai residenti di tenere chiuse porte e finestre, sono arrivate notizie più confortanti, che escluderebbero la presenza di sostanze inquinanti. Il tutto in attesa dell’esito delle analisi predisposte dall’Arpav e trasmesse all’Ulss 9 Scaligera.

Sul luogo dell’incendio infatti i tecnici Arpav hanno misurato le sostanze che tipicamente si sprigionano a seguito di un incendio con la strumentazione portatile MultiRAE, rilevando che, nel punto di possibile ricaduta, gli inquinanti monitorati erano pari a 0 con la sola eccezione della CO2; infatti la stabilità termica e la conseguente stratificazione dei fumi tra i 200 – 300 m di quota ha evitato ricadute degli inquinanti al suolo.
Nella giornata di ieri, 2 maggio, personale Arpav è intervenuto per verificare la situazione ambientale accertando che le operazioni di smassamento del rifiuto e bagnatura dei cumuli erano ancora in corso, con raccoglimento dell’acqua di spegnimento in una vasca interrata della capacità di circa 3.500 m3. I tecnici Arpav hanno effettuato un campionamento d’aria con canister, consegnato al laboratorio per le analisi.
