“Devastante ma gratificante”: il toccante racconto dell’addio a Giovanni Arduini a Villafranca.
Si sono tenuti questa mattina a Villafranca i funerali di Giovanni Arduini, il ragazzo di 18 anni tragicamente scomparso sabato scorso in un incidente stradale. Un dolore che ha scosso un’intera comunità, che si è stretta attorno alla famiglia con una partecipazione impressionante. Duomo gremito, folla anche fuori: in centinaia hanno voluto esserci, in silenzio, con le lacrime, con un abbraccio, o anche solo con una maglietta con scritto “Ardu”.
Tra i tanti messaggi condivisi in queste ore, colpisce per lucidità e intensità quello firmato da Giancarlo Tavan, già direttore del giornale Target Villafranca, che ha voluto raccontare con parole semplici ma vibranti ciò che ha visto e sentito durante la cerimonia.
“Devastante ma allo stesso tempo gratificante”, scrive Tavan, descrivendo il clima del funerale. “Devastante perché lasciare questo mondo quando ancora devi cominciare a vivere è difficile da accettare. Ma confortante vedendo quanto affetto si sia stretto attorno alla famiglia”.
Poi il racconto di ciò che forse nessuna telecamera avrebbe potuto cogliere fino in fondo: “Duomo pieno, altrettanta gente in Cve chiuso al traffico, una buona parte nell’entrata retrostante e addirittura decine di persone nel coro dietro l’altare“. A colpire è soprattutto la presenza massiccia di ragazzi, amici di Giovanni, giunti anche da lontano, con “una sgasata delle moto a fine cerimonia” e tanti ricordi commossi.
Nel suo post, Tavan riporta anche il saluto degli amici, dei maestri della società tennistica in cui Giovanni aveva trovato il suo talento, e delle parole struggenti di mamma Erika: “Un ragazzo che ha lasciato il segno nella vita di tutti… Mi consola il fatto che l’incidente sia successo di fronte al capitello della Madonna. Sono sicura che ora è tra le sue braccia. Ti aspetto in sogno“.
Toccante il passaggio dedicato a papà Francesco, che ha trovato la forza per parlare durante il funerale: “Sapevo che aveva tanti amici ma non così tanti… Non era capace di stare fermo… Purtroppo il sogno è finito sabato pomeriggio quando mi hanno chiamato per darmi l’atroce notizia”.
Il post si chiude con questo messaggio forte, che risuona come un monito. Quello del sindaco Roberto Dall’Oca, rivolto ai giovani: “Ogni volta che uscite di casa pensate a lui… fate in modo che nessuno debba chiedersi perché“.
