Vigasio, violenza contro una volontaria e un gatto randagio

Gatto ucciso a Vigasio, cartello minatorio e minacce a una volontaria: l’associazione chiede giustizia.

Un episodio legato alla tutela degli animali ha scosso il Comune di Vigasio: minacce a una volontaria, un cartello minatorio e un povero gatto ucciso. Il fatto è stato riportato da Leidaa Verona (Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente) su Facebook. È successo che una volontaria impegnata nell’alimentazione di colonie feline e animali randagi è stata avvicinata da un residente del territorio, che le avrebbe intimato di interrompere la sua attività.

Il giorno successivo alla vicenda, la stessa volontaria ha trovato un cartello intimidatorio e, purtroppo, un gatto rosso della zona morto. Leidaa Verona sottolinea “l’importanza delle leggi vigenti a tutela degli animali“, ricordando in particolare “la Legge 281 del 14 agosto 1991, che tutela gli animali randagi, e la più recente Legge 82 del 6 giugno 2025 (Legge Brambilla), entrata in vigore il 1° luglio 2025, che inasprisce le pene per maltrattamento e uccisione di animali, con sanzioni dai 30 ai 60 mila euro e reclusione da 2 a 4 anni“.

Leidaa annuncia che “si procederà con le modalità del caso”, evidenziando come episodi del genere siano “intollerabili e mettono a rischio non solo gli animali, ma anche chi si dedica al loro benessere sul territorio”. L’associazione intanto, continua a impegnarsi quotidianamente in adozioni, sostegno ai rifugi e protezione degli animali in difficoltà.

Il cartello intimidatorio.