Smentito il comune di Verona, per il ministero l’area di via Sacchi dove dovrebbe sorgere il nuovo studentato “non è compatibile”.
Nuovo colpo di scena sul progetto del futuro studentato di via Sacchi, tra Pindemonte e Ponte Crencano, che prevedeva la realizzazione di una nuova residenza universitaria da 139 posti letto. Il Mur, ministero dell’Università e della ricerca, ha infatti risposto a un interpello presentato da un residente della zona, di fatto smontando una delle argomentazioni chiave utilizzate dall’assessora all’urbanistica e vicesindaca del comune di Verona Barbara Bissoli.
L’assessora, nel presentare il progetto, aveva definito l’intervento una rigenerazione urbana su un sito “brownfield”, ovvero già trasformato dall’uomo. Ma il ministero ha invece precisato che tale classificazione si applica solo a terreni impermeabilizzati o già urbanizzati, escludendo quindi il caso di via Sacchi. E mettendo così a rischio anche l’accesso ai fondi Pnrr.
La questione potrebbe ora rimettere in discussione un progetto già contestato da ambientalisti e residenti, e su cui la seconda Circoscrizione di Verona aveva espresso parere negativo, in contrasto con la linea favorevole della giunta di palazzo Barbieri.
