Verona, pronto soccorso più sicuri con i dispositivi anti-aggressione

Allarme anti-aggressione per il personale: nuovo sistema di sicurezza per i pronto soccorso di Verona.

Dal mese di ottobre, i pronto soccorso degli ospedali di Verona saranno più sicuri: in arrivo dispositivi anti-aggressione per medici e infermieri. In Borgo Trento e nelle altre sedi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona sarà introdotto un nuovo sistema di allerta rapida pensato per proteggere il personale sanitario da episodi di violenza, purtroppo sempre più frequenti nei reparti di emergenza.

Il progetto riguarda tutti gli operatori in prima linea: medici, infermieri e Oss riceveranno un badge speciale con un piccolo pulsante di emergenza. In caso di necessità, basterà premerlo per inviare un segnale immediato ai colleghi e al personale di vigilanza. Oltre ad attivare un allarme sonoro, il dispositivo consente di localizzare con precisione la posizione della persona in difficoltà, rendendo possibile un intervento rapido.

La tecnologia si basa su un sistema di geolocalizzazione interna che utilizza il Bluetooth a bassa energia. Grazie a una rete di antenne installate nell’area del pronto soccorso, la posizione dell’operatore compare in tempo reale sui monitor del reparto, compreso quello del Triage. Questo permette al personale più vicino di raggiungere subito chi ha bisogno di aiuto.

Situazione aggressioni PS Borgo Trento.

Nei primi 8 mesi del 2025 sono stati 30 gli episodi segnalati al Servizio Aoui di prevenzione e protezione. Un dato sostanzialmente in linea con quello 2024, quando in 12 mesi ne sono stati segnalati 41. Erano invece 24 gli episodi del 2023, a conferma della accresciuta consapevolezza degli operatori nel segnalare. Nello stesso biennio si equivalgono come numero sia gli episodi di aggressione verbale sia fisica, di varia entità. 

Da ottobre 2024 è stato attivato anche il nuovo Servizio psicologico per dipendenti per affrontare il sovraccarico emotivo dell’assistenza ad alta tensione. Gli operatori maggiormente colpiti sono infermieri e Oss, soprattutto donne, mentre a Borgo Trento non c’è mai stata nessuna aggressione subita dal personale medico. La tipologia dell’aggressore è nell’80% dei casi un uomo, spesso in stato di alterazione psicofisica per effetto di alcol o sostane stupefacenti oppure di disagio psichico.

Bravi: “Più tranquillità per il personale sanitario”.

Bravi: “Questo sistema rientra nella più generale innovazione di navigazione indoor dentro i nostri ospedali per guidare i pazienti. Oggi vediamo la prima applicazione dell’apparato tecnologico sul fronte della sicurezza per gli operatori. Infermieri, medici e Oss in turno avranno un dispositivo indossabile, il classico porta badge, con un pulsante che in tempo reale permette di lanciare l’allarme. È una vittoria della tecnologia al servizio della tranquillità del personale sanitario. Anche se si tratta principalmente di aggressioni verbali, c’è purtroppo un trend in crescita di utenza problematica nei PS. Questa difesa tecnologica si aggiunge alle altre azioni già in campo: protocolli con le Forze dell’Ordine, formazione per il personale, assistenza psicologica e legale degli operatori. Il personale sanitario dell’emergenza urgenza deve poter svolgere il proprio ruolo professionale di salvare le vite, senza la preoccupazione della propria sicurezza personale”.