Novantamila Stelle di Natale nelle case dei veronesi: quanto costano e come trattarle

Novantamila Stelle di Natale pronte a entrare nelle case dei veronesi: quanto costano e come trattarle.

Novantamila Stelle di Natale pronte a entrare nelle case dei veronesi. La Stella di Natale si conferma il simbolo intramontabile delle festività anche a Verona,con una produzione che quest’anno attesta la solidità del comparto florovivaistico locale. Nonostante l’uscita di scena di un operatore storico, che ha portato il volume complessivo a circa 90mila esemplari rispetto alla media tradizionale di 100mila, le aziende attive sul territorio hanno mantenuto invariata la propria capacità produttiva, garantendo un’offerta di altissima qualità per il mercato provinciale.

L’andamento dei consumi e dei prezzi per il 2025 si mostra in linea con l’anno precedente, offrendo ai cittadini un ventaglio di opzioni estremamente variegato. Il listino al pubblico parte infatti da una base di 3 euro per gli esemplari più piccoli, arrivando fino ai 30 euro per le piante più strutturate, caratterizzate da colori ricercati o finiture ornamentali come i glitter.

Secondo Francesco Bellini, presidente della Consulta dei vivaisti e floricoltori di Coldiretti Verona, le aspettative parlano di una qualità eccellente delle piante e di una produzione in linea con gli ultimi anni, consolidando la Stella di Natale come l’icona vegetale per eccellenza dopo l’albero e il presepe.

Tuttavia, il settore si trova a gestire un cambiamento significativo nelle abitudini di acquisto. “Se fino a qualche anno fa – spiega Bellini – i consumatori pianificavano la scelta dei regali e degli addobbi con largo anticipo, oggi domina la filosofia del tutto e subito”. “I vivai – osserva Bellini – vengono ormai presi d’assalto principalmente nell’immediata imminenza delle festività, rendendo i giorni che precedono il Natale assolutamente decisivi per il bilancio finale della stagione”.

Come trattarle.

Oltre al valore commerciale, Coldiretti ricorda il fascino botanico dell’Euphorbia pulcherrima, pianta originaria del Messico il cui nome significa “bellissima”. È importante ricordare che la sua spettacolare colorazione non riguarda i fiori, che sono in realtà le piccole parti gialle centrali, ma le foglie chiamate brattee. Per prolungare la vita della pianta oltre il periodo festivo, gli esperti suggeriscono di prestare attenzione alla luce: trattandosi di una specie “brevidiurna”, quando la pianta rimane nuda deve essere tenuta in zone d’ombra, lontano dalla luce artificiale di lampadine o televisori. Durante la primavera è poi opportuno procedere con una potatura e il trasferimento all’esterno, per poi riportarla in casa verso ottobre in un ambiente poco luminoso, facilitando così la crescita di nuovi rami e il ritorno del caratteristico colore rosso grazie a concimazioni ricche di potassio e fosforo.

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