Amia e Verona contro i furbetti dei rifiuti: “Ci costano un milione ogni anno, ora cinque ispettori avranno il compito di vigilare”.
Sentinelle dell’ambiente e garanti del corretto conferimento dei rifiuti: i nuovi ispettori ambientali di Verona sono pronti a entrare in azione contro i “furbetti dei rifiuti”. Dopo un percorso di formazione specialistica di 30 ore, realizzato con il supporto della polizia locale e di tecnici ambientali, 22 candidati hanno superato l’esame finale.
I primi cinque saranno assunti da Amia entro dicembre e diventeranno subito operativi sul territorio. Gli altri resteranno in graduatoria, in vista di un progressivo ampliamento dell’organico già dal 2026.
Poteri da pubblico ufficiale e compiti sul territorio.
Gli ispettori agiranno sotto il coordinamento di Amia e in collaborazione con la polizia locale, con la qualifica di pubblico ufficiale. Potranno quindi accertare e contestare gli illeciti, diventando un punto di riferimento per cittadini e imprese.
Il loro compito non si limiterà al controllo: oltre a vigilare sul corretto conferimento dei rifiuti e contrastare gli abbandoni illeciti, svolgeranno attività di sensibilizzazione e informazione. Saranno presenti anche in orari serali e festivi, rafforzando il presidio del territorio.
“Non possiamo più affidarci solo all’educazione ambientale – sottolinea il presidente di Amia Roberto Bechis –. La maggioranza dei cittadini che differenzia correttamente ci chiede strumenti per contrastare chi non rispetta le regole”.
Un fenomeno che costa un milione l’anno.
Il problema degli abbandoni è tutt’altro che marginale: la gestione di rifiuti lasciati fuori dai cassonetti e dei conferimenti errati costa circa un milione di euro l’anno, risorse che potrebbero essere destinate ad altri servizi.
“Gli ispettori si affiancheranno ad attività già attive come il controllo tramite videosorveglianza – spiega il direttore di Amia Ennio Cozzolotto –. Ogni anno inoltriamo circa 500 segnalazioni alla polizia locale grazie alle oltre 100 telecamere dislocate in città”.
Verona maglia nera in Veneto.
Per l’assessore all’Ambiente Tommaso Ferrari, l’arrivo degli ispettori rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di rinnovamento del sistema di raccolta: “Siamo la città con la peggiore raccolta differenziata del Veneto. È un danno ambientale ed economico. Gli ispettori non avranno solo un ruolo sanzionatorio, ma saranno un presidio di sensibilizzazione e accompagnamento per i cittadini. Partiamo con cinque, ma vogliamo aumentarli in futuro”.
Un concetto ribadito anche dall’assessora alla Sicurezza Stefania Zivelonghi: “Queste figure rafforzeranno il monitoraggio della Polizia locale e saranno anche un veicolo di formazione. Incrementare la differenziata significa ridurre costi pesanti, oggi pari a circa un milione di euro l’anno per la gestione dell’indifferenziata. È un cambio di rotta che dipende da tutti noi”.
