Allarme dei sindacati per i lavoratori dell’Arena di Verona: “Costumi pesanti, il palcoscenico è diventato una sofferenza”.
“Clima rovente, costumi pesanti e materiali inadatti stanno trasformando il palcoscenico dell’Arena di Verona in un luogo di sofferenza per artisti e maestranze”: la denuncia arriva dalle segreterie territoriali di Slc Cgil e Fistel Cisl Verona, con i sindacati che parlano apertamente di una situazione ormai insostenibile per i lavoratori, paragonata alla drammatica competizione della serie “Squid Game”.
Nel mirino dei sindacati le produzioni dell’Aida 2024 e del Nabucco 2025: “I costumi sono troppo pesanti, arrivano a superare gli 11 chili, e i materiali – come i corpetti in plastica – impediscono la traspirazione. In queste condizioni è impossibile lavorare, soprattutto con le temperature estive che nell’anfiteatro raggiungono picchi superiori ai 45 gradi”.
I rappresentanti dei lavoratori ricordano che già lo scorso anno si sono verificati diversi malori, e che la situazione si è ripetuta nelle recenti rappresentazioni. Solo lo scorso weekend, durante Aida e Nabucco, almeno sette membri del Coro sono stati colpiti da malori, con un’artista svenuta in scena. La stessa Fondazione Arena di Verona, sostengono i sindacati, sarebbe ora al centro di una segnalazione allo Spisal (Servizio per la prevenzione e la sicurezza negli ambienti di lavoro), con la richiesta di ispezioni urgenti.
“L’Arena è un luogo di lavoro e deve garantire condizioni dignitose e sicure – scrivono i sindacati -. Se non si interviene, il rischio di infortuni gravi è concreto. Serve il coraggio di annullare gli spettacoli in caso di condizioni climatiche estreme”.
