Congestioni estive, scatta l’allerta dei farmacisti di Verona: “Attenzione agli sbalzi termici”.
Con l’arrivo del caldo torrido cresce il rischio di congestioni estive: a metterlo in evidenza sono i farmacisti di Verona. A lanciare l’allarme in particolare, è Federfarma Verona, che richiama all’attenzione non solo nelle località turistiche come il Lago di Garda, ma anche nelle piscine cittadine e persino in centro, dove turisti e residenti cercano sollievo con bevande o cibi molto freddi dopo ore sotto il sole.
La congestione può manifestarsi dopo un pasto o a seguito di shock termici: un tuffo in acqua durante la digestione, un eccessivo sforzo fisico o il passaggio repentino da temperature elevate a locali climatizzati troppo freddi. I sintomi variano dal dolore allo stomaco ai crampi, fino a sudorazione fredda, capogiri, nausea, vomito e cali di pressione che possono portare anche a svenimento. Nei casi più gravi, lo shock termico può provocare perdita di conoscenza immediata e, in acqua, persino il rischio di annegamento.
Occhio.
«La frase più comune che sentiamo è: “Ho sempre fatto così e non mi è mai successo niente” – spiega Gianmarco Padovani, vicepresidente di Federfarma Verona – ma purtroppo la congestione fulminante è un evento emergenziale serio. È fondamentale riconoscere i primi segnali e intervenire subito».
In farmacia, racconta Padovani, non è raro assistere a turisti e residenti colti da malesseri riconducibili a congestione: «Il primo intervento è mantenere caldo l’addome, tranquillizzare la persona e, nei casi più preoccupanti, chiamare immediatamente il 118».
Cosa fare.
Le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità sono chiare: interrompere qualsiasi attività al primo sintomo, distendersi con le gambe sollevate in un luogo ventilato, tenere calda la pancia e inumidire la fronte con un panno a temperatura ambiente. Chi è colpito dopo un bagno deve asciugarsi e riscaldarsi subito.
