Ponti, nel 2026 si possono moltiplicare le ferie: guardate come.
Ponti e ferie nel 2026: strategia, programmazione e un pizzico di fortuna nel calendario. Come ogni anno, i lavoratori più attenti iniziano a studiare festività e ponti per massimizzare le vacanze riducendo al minimo i giorni di ferie. E il 2026, da questo punto di vista, si presenta come un anno decisamente favorevole: per chi non lavora nei weekend, con appena 12 giorni di ferie si possono arrivare a totalizzare fino a 33 giorni di pausa.
Si parte subito forte a gennaio, con Capodanno di giovedì e l’Epifania di martedì: prendendo ferie il 2 e il 5 gennaio si ottiene una pausa di sei giorni, che diventano sette per chi riesce a liberarsi anche il 31 dicembre. Meno generosa la Pasqua, che cade il 5 aprile e non consente ponti naturali, ma con quattro giorni di ferie è comunque possibile costruire una vacanza di nove giorni.
Il 25 aprile, celebrato di sabato, non regala pause extra, mentre il 1° maggio di venerdì permette almeno un weekend lungo. Chi vuole osare può però prendere quattro giorni tra fine aprile e inizio maggio e ottenere nove giorni consecutivi di vacanza. Buone notizie anche dal 2 giugno, che cade di martedì: basta un giorno di ferie per garantirsi quattro giorni di pausa.
Se Ferragosto e Ognissanti deludono, entrambi nel fine settimana, dicembre si prende la rivincita. L’Immacolata, martedì 8 dicembre, consente un ponte di quattro giorni con una sola giornata di ferie. E il finale d’anno è da segnare in rosso: Natale e Capodanno cadono entrambi di venerdì. Prendendo ferie dal 28 al 31 dicembre, si possono ottenere ben dieci giorni consecutivi di vacanza.
Tradotto: il 2026 è l’anno ideale per chi ama viaggiare pianificando con intelligenza. Carta, penna e calendario alla mano: i ponti, questa volta, fanno davvero la differenza.
