“Non ci pagano da mesi”: operai sulla gru dei palazzi in costruzione. Poi si trova l’accordo: tutti salvi

Operai salgono per protesta sulla gru dei palazzi in costruzione in zona via Mameli a Verona: “Non ci pagano da mesi”.

Nella mattinata di oggi, mercoledì 27, alcuni operai sono saliti per protesta sulla gru presente nel cantiere di alcuni palazzi in costruzione in zona via Mameli, in Borgo Trento a Verona. Erano circa le 10 quando un gruppo di operai, prevalentemente di origine egiziana, ha deciso di salire sulla gru.

“Non ci pagano da mesi”: sarebbe questa la motivazione che li ha spinti al gesto di protesta, con la minaccia di buttarsi e con il preciso obiettivo di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica. Da tre mesi, è la versione degli operai, non verrebbero infatti pagati. Sul posto vigili del fuoco, polizia e ambulanze del 118.

Trovato l’accordo.

Nel tardo pomeriggio, dopo un lungo lavoro di mediazione tra sindacati e impresa edile, sarebbe stato trovato un accordo.

“Sono sani e salvi tutti gli operai che stamattina, per protesta, erano saliti sopra le gru di un cantiere di via Cavalcaselle, a Borgo Trento nel veronese – spiega Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto -. Poco dopo le 17.30, infatti, grazie all’impegno di intermediazione svolto dai sindacati, tra cui la Feneal Uil di Verona presente sul posto, gli operai sono stati finalmente retribuiti per il lavoro svolto”.

“Dalle informazioni recepite, infatti, questi lavoratori non ricevevano da mesi lo stipendio: ecco perché hanno deciso di manifestare in maniera così plateale. Subito il segretario provinciale della Federazione dei lavoratori edili, Saverio Alberti, dopo essere stato contattato e informato della situazione, si è recato sul posto per fornire il suo contributo. Episodi gravi come questo di oggi non devono accadere: si è sfiorata una tragedia che avrebbe coinvolto non solo gli operai manifestanti ma anche le loro famiglie. Rimarremo a disposizione e presenti – conclude Toigo – finché la situazione non sarà chiarita e risolta”.

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