La coppia trovata mummificata a marzo a Montericco sarebbe stata uccisa dal monossido di carbonio: l’eredità è del Wwf.
Era il marzo scorso quando a Montericco, frazione di Verona, tre giovani appassionati di urban exploration ritrovarono, all’interno di una villa abbandonata, i corpi mummificati di Marco Steffenoni, 75 anni, e della moglie Maria Teresa Nizzola, 76.
Ora, secondo quanto ricostruito e in base all’esito degli esami tossicologici, la coppia sarebbe morta a metà dicembre 2024, a poche ore di distanza l’uno dall’altra, a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio sprigionato dal camino dell’abitazione. La prima vittima sarebbe stata la donna, trovata seduta davanti al focolare. Il gas letale, diffondendosi lentamente al piano superiore, avrebbe raggiunto successivamente il marito, il cui corpo è stato rinvenuto in camera da letto.
L’inchiesta della Procura di Verona ha escluso il coinvolgimento di terzi, e il fascicolo sarà quindi presto archiviato. Questo consentirà anche di sbloccare le questioni ereditarie: un testamento custodito da un notaio emiliano indica infatti come unico beneficiario il Wwf, associazione di cui i coniugi erano soci dagli anni Ottanta.
Il lascito comprende diversi immobili, tra cui la villa di Montericco, e sarà l’organizzazione ambientalista a occuparsi del funerale e della sepoltura della coppia, che riposerà nella cappella di famiglia di lei, nel Mantovano.
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