Rimane in carcere il carabiniere in servizio a Caprino arrestato per spaccio e peculato insieme a un cittadino marocchino 40enne.
Resta in carcere il carabiniere arrestato sabato scorso in flagranza di reato, subito dopo aver ceduto due chili di cocaina a un cittadino marocchino 40enne, anch’egli finito in manette.
Nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto il maresciallo dei carabinieri, che ricopriva il ruolo di ispettore presso la Compagnia di Caprino Veronese, ha risposto all’interrogatorio, ammettendo, come riferisce Ansa, alcune responsabilità davanti al giudice. La misura della custodia cautelare in carcere è stata confermata.
Il maresciallo, 58 anni. è a due anni dalla pensione. Resta da valutare un eventuale ricorso al Tribunale del Riesame per la sua posizione. Le indagini, condotte dagli stessi colleghi del carabiniere arrestato, proseguono per chiarire le dinamiche che hanno portato il maresciallo a impossessarsi della cocaina sequestrata in un’operazione antidroga, sostituendola con del gesso. Per questo motivo, oltre all’accusa di spaccio, il militare deve rispondere anche di peculato.
Anche il cittadino marocchino, residente a Sona, rimane in carcere con l’accusa di detenzione e traffico di stupefacenti.
