Bancarotta e riciclaggio: 12 indagati, sequestri anche nel Veronese

Operazione della Guardia di finanza, sequestri anche nel Veronese: 12 indagati per frode, bancarotta e riciclaggio.

Bancarotta fraudolenta e riciclaggio, la Guardia di finanza, su disposizione della Procura della Repubblica di Rovigo, ha eseguito un’operazione su vasta scala che ha portato al sequestro preventivo di beni per oltre 7 milioni di euro. L’inchiesta, che ha coinvolto anche le province di Padova, Venezia, Latina, Roma e in parte Verona, ha permesso di smantellare un presunto sodalizio criminale accusato di associazione a delinquere, frode fiscale, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio.

Al centro delle indagini una società tessile di Lusia (RO), dichiarata fallita, e una seconda attiva, anch’essa con sede a Lusia. Secondo gli inquirenti, attraverso un complesso sistema di emissione di fatture false, trasferimenti bancari simulati e l’utilizzo di società estere (tra cui in Svizzera, Inghilterra e Bulgaria), sarebbero stati sottratti e riciclati milioni di euro.

Tra i beni sottoposti a sequestro figurano quattro abitazioni, di cui una in provincia di Verona, oltre a immobili nel rodigino, terreni, veicoli, orologi di lusso e disponibilità in contanti e su conti bancari.

L’indagine, ancora nella fase preliminare, ha coinvolto una dozzina di persone, tra cui imprenditori, prestanome e professionisti (anche un avvocato di Rovigo). Secondo la Procura, i principali indagati gestivano una rete di 13 società e avrebbero emesso oltre 20 milioni di euro in fatture false. I fatti contestati sono 68 in totale, comprese due bancarotte fraudolente e oltre 50 episodi di riciclaggio.

L’operazione ha visto impegnate 18 pattuglie tra Veneto, Lazio e Lombardia. La presenza di un’abitazione sequestrata nel Veronese conferma il coinvolgimento anche di questa area nella rete di riciclaggio e nelle operazioni finanziarie oggetto d’indagine.

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