Tunnel del Brennero, giù l’ultimo diaframma: “Verona al centro degli scambi in tutta Europa”

tunnel brennero verona

Abbattuto l’ultimo diaframma del tunnel del Brennero, De Berti: “Verona e Quadrante Europa crocevia per lo sviluppo”.

Alla galleria di base del tunnel del Brennero è stato abbattuto il diaframma che ha unito i fronti di scavo provenienti da Fortezza (Italia) e Innsbruck (Austria). Un momento che la vicepresidente della Regione Veneto e assessore alle Infrastrutture, Elisa De Berti, ha definito “storico” anche per Verona e per il Veneto.

La Galleria, lunga complessivamente circa 230 chilometri – oltre 200 dei quali già realizzati – sarà completata nel 2032. Una volta in funzione, i treni dell’asse Monaco-Verona e del corridoio Scandinavo-Mediterraneo non dovranno più affrontare il valico, ma viaggeranno su una linea sotterranea più veloce, con binari quadruplicati e maggiore capacità.

Per Verona con il tunnel del Brennero la prospettiva sembra chiara, secondo la vice di Zaia: consolidare il ruolo di hub ferroviario del Nord Italia. “Il Quadrante Europa – ha sottolineato De Berti – sarà sempre più il crocevia degli scambi europei e un volano di sviluppo per il nostro territorio”.

Parallelamente, Rfi sta portando avanti il progetto del nuovo accesso a Verona da Nord, con la procedura approvativa per il quarto lotto, che prevede il tracciato tra Pescantina e Bivio San Massimo. L’opera integrerà la linea ad alta velocità e capacità nel nodo ferroviario scaligero, rafforzando ulteriormente la centralità della città nella logistica continentale.

“Con i lavori al Brennero e gli interventi programmati a Verona – ha concluso la vicepresidente – prende sempre più forma una dorsale ferroviaria che unirà il nostro territorio al cuore dell’Europa”.

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