Incantesimi sul pubblico: “Baccanti” di Anagoor trasforma il Teatro Camploy in un luogo di iniziazione.
Al Teatro Camploy giovedì 4 dicembre, alle ore 20.45, sarà in scena “Baccanti” del pluripremiato collettivo Anagoor (Leone d’argento alla Biennale di Venezia). Si tratta di un’opera che promette di essere un’esperienza scenica al confine tra rito, mito e intensa contemporaneità.
Anagoor, noto per la sua estetica potente e la profonda ricerca visiva e letteraria, sfida il testo di Euripide trasformando la tragedia antica in un atto di trasformazione e riflessione sull’identità e sulla comunità nel mondo moderno.
Sabba curativo e critica al fallimento politico.
Nessun bosco idilliaco: la visione di Anagoor per le Baccanti è un “sabba notturno”, un rito scenico in cui i confini tra l’umano e il divino si dissolvono, mettendo in discussione le rigide convenzioni sociali e le attuali strutture di potere.
La Compagnia definisce lo spettacolo come una “pratica magica curativa per un mondo malato ed arido”. Nello specifico, la loro messa in scena è una “protesta che chiede di ritrovare ciò che è andato perduto nella pretesa dell’identità, nella follia della supremazia che trascina ogni esperienza politica al fallimento”. La trance non è solo un elemento performativo, ma un veicolo per interrogare le forze primordiali dell’esistenza.
La drammaturgia, arricchita da riferimenti che spaziano da Hildegard von Bingen a Joseph Beuys, promette un tessuto narrativo denso che lega il passato filosofico al presente più urgente.
In scena: la forza dei nuovi talenti.
A dare corpo a questa visione audace sono i neo-diplomati dell’Accademia Teatrale Carlo Goldoni. La loro “energia e freschezza scenica” si fonde con l’esperienza di Anagoor, guidati da Simone Derai (anche co-autore delle luci e scene con Alberto Nonnato). La collaborazione tra formazione e creazione artistica rende lo spettacolo un‘esperienza di crescita sia per il pubblico che per gli stessi interpreti.
L’appuntamento è parte integrante della rassegna L’Altro Teatro, promossa dal Comune di Verona e Arteven sotto la direzione artistica di Fabrizio Arcuri, che invita il pubblico a partecipare “così com’è”, senza codici predefiniti, per vivere il teatro come spazio di possibilità.
Novità: il teatro si fa dialogo.
Per arricchire l’esperienza estetica, quest’anno la rassegna introduce gli Incontri con la compagnia. Alle ore 19, prima dello spettacolo, il direttore artistico Fabrizio Arcuri curerà un momento di approfondimento sui temi e sulle prospettive artistiche. Si avvisa il pubblico che lo spettacolo prevede l’uso di luci stroboscopiche e musica a volumi elevati.
