“Caccia indiscriminata”: Zanoni accusa il governo di “strage di animali”.
“Il governo vuole legalizzare la strage degli animali selvatici”: è la denuncia che arriva da Andrea Zanoni, consigliere regionale del Veneto e coordinatore dell’Osservatorio nazionale sui diritti degli animali di Europa Verde, che attacca frontalmente il disegno di legge promosso dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Per Zanoni, si tratta di un vero e proprio “colpo di mano” che spalanca le porte a una “caccia indiscriminata in Italia, mettendo a rischio la biodiversità e violando le normative europee“.
Nel mirino dell’esponente ambientalista ci sono alcune misure contenute nella proposta legislativa: “La possibilità di cacciare nelle spiagge e nei terreni demaniali, la riduzione delle aree protette, la sostituzione del parere scientifico dell’Ispra con un comitato politico, il via libera alla caccia durante la stagione riproduttiva e persino gare con cani anche di notte e fuori stagione. In aggiunta, il disegno di legge prevede anche l’apertura ai cacciatori stranieri, con il rischio – secondo Zanoni – di rivedere casi simili a quello che coinvolse Donald Trump Jr., accusato anni fa di caccia illegale in laguna a Venezia.
Zanoni critica inoltre la proposta in Veneto di autorizzare l’uso di fuoristrada da parte dei cacciatori lungo sentieri di montagna oggi vietati, denunciando un “attacco coordinato” contro la fauna selvatica, “già in difficoltà per clima, pesticidi, agricoltura intensiva e consumo di suolo“.
Zanoni parla di un “mattatoio a cielo aperto” e accusa il governo Meloni di fare “un favore alle lobby venatorie” a discapito delle leggi ambientali e della Costituzione, in particolare l’articolo 9 che tutela la natura. Secondo il consigliere, “la riforma è talmente contraria al diritto europeo che potrebbe aprire a procedimenti di infrazione da parte dell’Ue, con ricadute economiche sui cittadini”.
Europa Verde, conclude Zanoni: “si opporrà con ogni mezzo legale, coinvolgerà la Commissione Europea e lancerà mobilitazioni popolari, sottolineando che la maggioranza degli italiani è contraria alla caccia e a favore della protezione degli animali”.
Zanoni definisce “la fretta del governo di approvare il provvedimento prima dell’estate come il segnale chiaro di una strategia a favore di una minoranza armata che ignora l’interesse pubblico e mette a rischio un patrimonio naturale che appartiene a tutti“.
