Messaggio da finto Cup prosciuga il credito telefonico: Ulss 9 avverte sulle truffe degli sms con numeri 899.
L’Ulss 9 Scaligera lancia l’sos truffe: due diverse campagne di frode, con sms e mail, sfruttano la grafica istituzionale per estorcere dati finanziari. questo con il miraggio di falsi rimborsi o per prosciugare il credito tramite numeri a tariffa maggiorata.
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Un’ondata di sofisticatissime truffe digitali sta colpendo gli utenti del servizio sanitario, spingendo l’Azienda Ulss 9 Scaligera a emettere un comunicato urgente per mettere in guardia i cittadini. I criminali informatici hanno perfezionato i loro schemi, utilizzando termini, loghi ed elementi grafici che richiamano in modo ingannevole la Pubblica Amministrazione e i Servizi Sanitari nazionali e locali. L’allerta si concentra su due fronti d’attacco principali, che hanno l’obiettivo comune di sottrarre denaro o dati sensibili.
Il tranello dell’899: l’sms che costa caro.
Il primo e più subdolo meccanismo di frode viaggia via sms. Numerosi utenti hanno segnalato messaggi che, con tono perentorio e urgente, invitano a mettersi in contatto con fantomatici “Uffici C.U.P. Centro Unico Polivalente” a un numero telefonico che inizia con 899. Il pericolo è nascosto nel prefisso: si tratta di un numero a tariffa maggiorata che, al richiamo, consuma rapidamente il credito telefonico della vittima.
Questo schema, già visto in passato con riferimenti a inesistenti uffici “USI” o “ASI” e numeri 895, è categorico: l’Ulss 9 ha specificato di “non inviare mai SMS che richiedano un richiamo a numeri di telefono. L’unico contatto via SMS è automatico e serve come promemoria per le prenotazioni.
L’esca del falso rimborso: phishing e dati finanziari.
L’altro fronte è quello del phishing via email, che sfrutta la tentazione del denaro. False comunicazioni, abilmente mascherate con la grafica dei portali di pagamento della Pubblica Amministrazione, vengono inviate con l’esca di un presunto rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale.
L’inganno si materializza quando l’utente è invitato a cliccare un link per “riscattare” il fantomatico rimborso. Qui viene richiesta l’inserimento di dati personali e, soprattutto, il numero della carta di pagamento per accreditare la somma. Si tratta di una manovra per il furto di identità e fondi. Il messaggio dell’Ulss 9 è chiaro: “Né il Ministero della Salute, né la Regione, né le Aziende Sanitarie chiedono mai dati sensibili o finanziari tramite email per erogare rimborsi”.
Ai cittadini viene raccomandato di diffidare da qualsiasi comunicazione non richiesta che chieda un’azione urgente o dati finanziari. Per chi necessita di supporto o formazione sulle procedure informatiche, sono attivi i Punti Digitali Facili della Regione del Veneto.
