Sicurezza lavoro, Verona si salva: meno morti, ma tante denunce di infortunio

Morti sul lavoro in Veneto triplicate nei primi mesi del 2025: Verona in zona bianca, ma resta l’allarme.

Verona “zona bianca” per sicurezza lavoro, ma nel primo trimestre del 2025, il numero di morti sul lavoro in Veneto è salito a 21. Sostanzialmente quasi il triplo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando se ne contavano 7. Più della metà dei lavoratori deceduti erano stranieri. Nonostante l’aumento dei casi, il Veneto scende in zona gialla, ovvero tra le regioni con un tasso di mortalità inferiore alla media nazionale.

A fare il punto è l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega di Mestre, che segnala un’incidenza regionale di 5,8 morti ogni milione di occupati, contro una media nazionale di 6,3.

Verona sotto la media: 4 morti e 3.349 denunce.

Verona rientra nella zona bianca dell’analisi, con un’incidenza di 4,6 morti per milione di lavoratori. I decessi registrati sono 4, due dei quali avvenuti durante l’orario di lavoro. Il numero totale delle denunce di infortunio nella provincia scaligera ha raggiunto quota 3.349, la seconda cifra più alta in Veneto dopo Padova.

Venezia in zona rossa, Padova maglia nera.

Il dato peggiore arriva da Venezia, che con un’incidenza di 10,9 si colloca in zona rossa, superando di gran lunga la media nazionale. Padova, invece, detiene il primato per numero di vittime totali (6) e per denunce di infortunio (3.446). Seguono Vicenza (5 morti), Venezia (5), Verona (4) e Treviso (1). Rovigo e Belluno non hanno registrato decessi.

La metà delle vittime sono straniere.

Tra i 21 lavoratori deceduti nei primi tre mesi dell’anno, 11 erano stranieri. Di questi, 6 sono morti durante lo svolgimento delle proprie mansioni. A livello generale, sono stati 13 i decessi “in occasione di lavoro” e 8 quelli avvenuti “in itinere”, ossia durante il tragitto casa-lavoro.

I settori più a rischio.

Le attività manifatturiere restano il settore con il più alto numero di infortuni, con 2.917 denunce. Seguono edilizia (997), commercio (834), trasporti e magazzinaggio (808), sanità (755).

Donne e infortuni: 2 le vittime.

Le denunce da parte delle lavoratrici sono state 5.852. Due le vittime femminili: una sul posto di lavoro e una durante il tragitto.