Palestre scolastiche, è scontro tra Comune di Verona e Provincia

Palestre scolastiche, il Comune sollecita la Provincia: “Condizioni più sostenibili”.

Il Comune di Verona interviene sul tema della gestione delle palestre degli istituti scolastici superiori, di proprietà provinciale, chiedendo alla Provincia di rivedere la nuova convenzione approvata con una delibera del 17 settembre 2025.

La convenzione, che regola l’uso delle strutture in orario extrascolastico e ricalca quelle degli anni precedenti, quest’anno è accompagnata da un’appendice che secondo il Comune presenta “prescrizioni problematiche“. In particolare, “vi sarebbero oneri e obblighi aggiuntivi a carico dei Comuni e delle società sportive utilizzatrici, giudicati in parte inapplicabili o insostenibili dal punto di vista economico”.

Tra i punti più critici l’obbligo di non sovrapporre le attività sportive con qualsiasi iniziativa scolastica (collegi docenti, consigli di classe, corsi serali), la necessità di garantire la presenza di personale scolastico di vigilanza in caso di uscite di sicurezza collegate agli uffici, con costi a carico delle società, e l’imposizione ai Comuni di rilasciare attestazioni sul rispetto da parte delle associazioni degli obblighi introdotti. Misure che, secondo il Comune, “renderebbero di fatto impossibile l’utilizzo delle palestre in orario non scolastico“.

Dal punto di vista normativo, il riferimento è all’articolo 6 del D.Lgs. 38/2021, che stabilisce come “gli enti locali proprietari degli immobili debbano mettere a disposizione delle associazioni sportive dilettantistiche le palestre e gli impianti scolastici, compatibilmente con le esigenze della scuola. La Provincia, dunque, potrebbe procedere anche in autonomia, senza necessariamente stipulare convenzioni con i Comuni”.

Nonostante ciò, il Comune di Verona ribadisce la volontà di “proseguire nello spirito di collaborazione istituzionale, ma chiede alla Provincia di rivedere i contenuti dell’appendice con prescrizioni più sostenibili”.