Rincari e inflazione a Verona: il carrello della spesa è sempre più caro

Tavola sotto scacco: i rincari record a Verona nel nuovo report di Federconsumatori.

Verona, inflazione all’1,3%, la crescita dei prezzi ha superato la soglia nazionale: i rincari record nel nuovo report di Federconsumatori. La città è al quinto posto in Veneto e tra le prime sei in Italia per velocità dell’inflazione.

I settori critici: ristorazione e salute.

Vivere Verona è diventato più oneroso soprattutto per chi frequenta i locali o necessita di cure. Il settore dei servizi ricettivi e della ristorazione ha subito un’impennata del 4,5% (un punto in più rispetto alla media italiana del 3,5%), seguito da un incremento del 2,1% per le spese legate ai servizi sanitari e alla salute. Anche l’abbigliamento ha segnato un aumento dell’1,1%, rendendo la cura della persona e il tempo libero, voci sempre più pesanti nel bilancio domestico.

La mappa dei rincari nel piatto.

L’analisi di Federconsumatori Aps Verona evidenzia come il paniere dei beni alimentari sia stato investito da una tempesta di prezzi, con alcuni prodotti che si discostano nettamente dalla media.

  • Prodotti ittici: il pesce registra un aumento del +5,7%.
  • Carni bovine e suine: le prime salgono del 4,9%, mentre la carne suina ha visto un rincaro di 1,38 euro ogni 100 grammi negli ultimi tre anni.
  • Latte, formaggi e uova: l’incremento è del 4,7%.
  • Bevande e colazione: le bibite analcoliche segnano un +6,1%, mentre il caffè tostato è aumentato di ben 7,21 euro ogni 100 grammi tra il 2022 e il 2025.

Segnali in controtendenza e impatto sociale.

Non mancano, fortunatamente, alcune voci in diminuzione che danno ossigeno alle famiglie veronesi. I costi legati all’abitazione e alle utenze (luce e gas) sono scesi del 2%, mentre le comunicazioni hanno registrato un calo del 5,3%. Anche l’olio extravergine d’oliva ha invertito la rotta, scendendo a 5,98 euro per 100 cl, e i vegetali hanno segnato una contrazione del 9,1%.