Natale in solitaria: la guida alla Verona di chi festeggia da solo

Il “kit di sopravvivenza” per un Natale a Verona in solitaria: dove andare e cosa mangiare se sei solo.

Natale “in solitaria” a Verona, la “guida” di sopravvivenza per chi è solo il 25 dicembre: dove andare e cosa mangiare. Mentre migliaia di veronesi si contenderanno l’ultima fetta di pandoro in tavolate da venti persone, c’è una “Verona silenziosa” che il 25 dicembre lo passerà in solitudine. C’è chi lo fa per scelta, chi per lavoro, chi perché lontano da casa o chi, semplicemente, si ritrova con il posto a tavola vuoto. Ma essere soli a Natale a Verona non deve essere per forza un tabù: può diventare l’occasione per vivere la città come nessun altro può fare.

Il privilegio del silenzio: un tour per pochi.

Il giorno di Natale, verso l’ora di pranzo, Verona diventa una città fantasma. È il momento perfetto per godersi la città senza la folla dei 279mila visitatori dei giorni scorsi. È l’unico giorno in cui puoi scattare una foto senza gomitate.

Il rito del “Cenone per uno” (ma gourmet).

Non hai prenotato il ristorante perché non volevi il menù fisso da 80 euro? Sfrutta il trend che ha segnalato Confcommercio: l’asporto. Molte gastronomie e ristoranti del centro preparano box natalizie di lusso anche per una persona sola. Un buon Amarone, un piatto di tortellini fatti a mano e il tuo film preferito: il “lusso della solitudine” è servito.

Cinema.

Il pomeriggio di Natale a Verona è storicamente il momento dei cinema. Le sale del centro e i multisala sono il rifugio perfetto: il buio, il profumo dei popcorn e una storia sul grande schermo. Non sei solo, sei in una comunità di spettatori. E se vuoi ridere c’è Checco Zalone.

Amore a quattro zampe: il Natale di chi non ha voce.

Se la casa ti sembra troppo silenziosa, ricorda che fuori ci sono ospiti che aspettano solo una carezza. Molti veronesi scelgono il 25 dicembre per dedicarsi ai “più fragili tra i fragili”: gli animali nei rifugi. Portare una coperta calda, del cibo o semplicemente fare una passeggiata extra con il proprio cane (o con quello di un vicino anziano che magari è a letto con l’influenza) trasforma una giornata solitaria in una missione. Dedicare il tempo a chi non può ringraziarti a parole, ma lo fa con la coda, è il modo più puro per celebrare il senso del Natale.

Un pensiero a chi è “in servizio”.

Se cammini per via Salvo d’Acquisto, incrocerai lo sguardo dei carabinieri di guardia. Se passi vicino agli ospedali, vedrai le luci accese delle corsie. Sentirsi soli è più difficile quando ti rendi conto che la città respira grazie a centinaia di persone che, come te, non sono sedute a una tavola imbandita.

Passare il Natale da soli non è una sconfitta, è una forma diversa di presenza. Verona, con le sue luci e le sue pietre antiche, stasera e domani è tutta tua.