L’Hellas Verona dello storico scudetto conquistato il 12 maggio 1985 celebrato con la cittadinanza benemerita a palazzo Barbieri.
A quarant’anni da quel leggendario 12 maggio 1985, quando l’Hellas Verona conquistò uno storico scudetto, la città ha reso omaggio ai suoi campioni con la cittadinanza benemerita. Una serata carica di emozioni, in cui i protagonisti di quell’impresa irripetibile sono tornati nel cuore di Verona, accolti dall’applauso di un’intera comunità.
Nel consiglio comunale, votato all’unanimità con 35 sì, sono risuonate le parole del sindaco Damiano Tommasi, che ha consegnato le pergamene ai campioni del passato: Roberto Tricella, il capitano simbolo di quella cavalcata tricolore; Giuseppe Galderisi, il bomber dal cuore grande; Domenico Volpati, il centrocampista instancabile; Pietro Fanna, l’esterno dai polmoni infiniti.
“Tutti i cittadini e le cittadine veronesi vogliono questo riconoscimento – ha sottolineato il sindaco Tommasi –. I tifosi e gli appassionati di calcio e non solo devono a questo gruppo qualcosa di più di un semplice riconoscimento o di un tributo. Riconoscersi in questa squadra è stato crescere con determinati valori. Era un calcio diverso, uno sport diverso, una medianicità diversa, perché non c’erano i social ma eravamo tutti attaccati alle radioline ad ascoltare la voce di Roberto Puliero.
I colori gialloblu in quell’epoca hanno assunto un valore davvero particolare e tutti noi ci siamo sentiti orgogliosi di essere veronesi. Era un orgoglio tifare Hellas. E’ davvero la città di Verona a dirvi oggi grazie e a premiarvi”.
Italo Zanzi, presidente dell’Hellas Verona, ha definito questo riconoscimento “un onore speciale” per una squadra che ha fatto innamorare un’intera città. Tricella, visibilmente commosso, ha ricordato come quel trionfo sia stato costruito passo dopo passo, come “un percorso di crescita che ci ha resi uomini e calciatori migliori”.
“Dedicato a Osvaldo Bagnoli”.
Anche Galderisi ha voluto ringraziare la città per l’affetto mai mancato in questi anni, mentre Volpati ha sottolineato come Verona non sia solo un luogo, ma un pezzo del cuore di ogni giocatore che ha indossato quella maglia. Fanna, infine, ha dedicato il suo scudetto a Osvaldo Bagnoli, l’allenatore che ha plasmato quel gruppo leggendario.
Quella squadra, unica nella storia del calcio italiano per aver portato uno scudetto in una città non capoluogo di regione, riuscì a scrivere il proprio nome accanto a quello dei più grandi, battendo avversari del calibro di Maradona, Platini e Zico, in quello che all’epoca era il campionato più bello del mondo.

Organigramma Hellas Verona Campione d’Italia 1984/1985
- Presidente: Celestino Guidotti
- Azionista di Maggioranza: Ferdinando Chiampan
- General manager: Emiliano Mascetti
- Segretari: Enzo Bertolini – Pierluigi Marzola
- Allenatore: Osvaldo Bagnoli
- Allenatore in seconda: Antonio Lonardi
- Medici Sociali: Giuseppe Costa – Giorgio Biscardo
- Dirigente accompagnatore: Marco Anti
- Massaggiatore: Francesco Stefani
- Magazzinieri: Carla Coletta – Renzo Manfrin
- Addetto stampa: Franco Bottacini
- Calciatori: Claudio Garella, Sergio Spuri, Mauro Ferroni , Silvano Fontolan, Fabio Marangon, Luciano Marangon, Roberto Tricella (capitano), Hans-Peter Briegel, Luciano Bruni, Antonio Di Gennaro, Dario Donà, Pietro Fanna, Luigi Sacchetti, Antonio Terracciano, Franco Turchetta, Domenico Volpati, Preben Elkjær Larsen, Giuseppe Galderisi.


