Dopo il flop Eataly a Verona, la petizione che chiede un “futuro culturale” dell’area.
Verona, petizione Eataly: la sua chiusura ai Magazzini Generali di Verona segna la fine di un progetto commerciale mai decollato. Al suo posto, ora, c’è chi chiede di restituire l’area alla città.
Una petizione lanciata su Change.org, dal titolo “Verona ha fame di cultura, non di centri commerciali”, punta il dito contro anni di scelte immobiliari che, secondo molti, hanno sacrificato uno dei simboli dell’archeologia industriale veronese in nome del profitto rapido.
L’obiettivo è trasformare gli ex magazzini in un vero polo culturale, accessibile e condiviso, aperto a teatro, musica, cinema, arte, sport e cittadinanza attiva. Un ritorno allo spirito che anni fa aveva fatto di quegli spazi un laboratorio creativo riconosciuto in tutta Italia.
Nel mirino c’è anche la Fondazione Cariverona, proprietaria dell’area, chiamata a rispettare il proprio statuto che parla di promozione culturale e inclusione. I promotori chiedono un percorso pubblico, trasparente, e un tavolo permanente per decidere insieme come fare rinascere uno spazio che oggi rischia di restare un vuoto urbano.