Confcommercio sul piede di guerra per via IV Spade: “Attività penalizzate”

“Nessun confronto con il Comune”: Confcommercio attacca sulla chiusura di Via IV Spade.

Confcommercio contro la chiusura di via IV Spade: “Penalizzate le attività, nessun confronto con il Comune”. Prevista per un mese e mezzo, la chiusura accende le proteste di Confcommercio Verona. L’associazione di categoria critica duramente l’amministrazione comunale per l’assenza di dialogo con le realtà economiche coinvolte e chiede misure di compensazione per le attività penalizzate dal cantiere.

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“Capiamo l’urgenza, non capiamo il mancato confronto”, dichiara Francesca Toffali, presidente di Confcommercio per la Prima Circoscrizione. Una volta ancora, una decisione dell’amministrazione comunale – in questo caso la chiusura di via IV Spade – è stata presa senza alcuna concertazione. Confcommercio ha più volte ribadito all’assessorato al commercio la piena disponibilità al confronto su scelte urbanistiche che incidono sul terziario di mercato, ma così non è stato. Siamo venuti a conoscenza del provvedimento solo attraverso i mass media, nonostante coinvolga direttamente le attività commerciali, i pubblici esercizi e il turismo”.

Una chiusura che, secondo Confcommercio, “arriva in un momento delicato, proprio all’avvio della stagione turistica, e che rischia di compromettere la visibilità e l’accessibilità dei negozi della zona”.

Per questo motivo l’associazione chiede un intervento concreto. “Chiediamo, quale azione risarcitoria, che nel cantiere non vengano impiegate le classiche reti arancioni, ma delle stampe con l’indicazione dei nomi delle attività lungo la via e i relativi orari di apertura. In questo modo – prosegue Toffali – si garantirebbe visibilità e pubblicità, facendo capire chiaramente che, nonostante il cantiere, le imprese restano operative”.

Non solo. Confcommercio sollecita anche che tale misura sia completamente gratuita per gli esercenti. “Naturalmente questa operazione dovrà essere gratuita, non andrà richiesto il pagamento dell’imposta di pubblicità. Chiediamo che venga adottata ogni volta che un cantiere oscuri delle attività commerciali, conclude Toffali. Restiamo comunque disponibili al confronto e alla valutazione di eventuali ulteriori misure di ristoro”.

Infine, Confcommercio Verona auspica che “possano essere previste anche forme di compensazione fiscale a livello locale per sostenere le imprese coinvolte nei disagi causati dai cantieri”.