Caduta rami a sorpresa: cos’è il “Summer Branch Drop” e come proteggersi lo spiega Amia.
Con l’estate che infuoca la città e i parchi che diventano piccole oasi, c’è un rischio e si chiama “Summer Branch Drop”: occhio alla “caduta rami”, lo dice Amia.
Occhio alle conifere.
Dietro questo nome si cela un fenomeno raro ma insidioso: la rottura improvvisa e del tutto imprevedibile di rami anche molto grandi. A esserne vittime sono spesso conifere come cedri e pini, alberi dall’aspetto robusto che, a prima vista, non tradiscono alcun segno di sofferenza. Eppure, proprio loro possono cedere di schianto durante le giornate più torride.
Cosa accade.
Con il caldo intenso, le piante vivono uno shock termico: il rapido assorbimento di acqua per difendersi dalla calura altera l’umidità all’interno dei rami, modificandone la resistenza alle sollecitazioni interne ed esterne. Il risultato: un grosso ramo può spezzarsi di colpo, senza che vi siano crepe o malattie evidenti a preannunciarlo.
“Si tratta di eventi accidentali – spiegano gli esperti – a cui gli alberi sono particolarmente esposti durante i periodi di caldo prolungato e giornate senza vento. Le branche cedono senza segni visibili di danni strutturali, rendendo impossibile prevedere quando accadrà“. A farne le spese sono soprattutto esemplari adulti e di grandi dimensioni, proprio quelli che regalano le ombre più ampie nei parchi cittadini.
Non si tratta di un rischio puramente teorico: lo scorso anno, nel parco delle scuole Le Risorgive a Ca’ di David, un cedimento di questo tipo aveva provocato la caduta di un ramo. Fortunatamente, nessuno si fece male. Eppure, pochi mesi prima, tutti gli alberi del parco erano stati controllati con perizie approfondite da Amia, l’ente che cura il verde scolastico. Dopo l’incidente, ulteriori indagini confermarono la dinamica: stress termico e sbalzo di umidità, combinati al caldo estremo, avevano fatto cedere la branca.
A Verona, dove l’afa in questi giorni sembra non dare tregua, l’allerta è massima. “Il monitoraggio è costante – assicurano da Amia – ad oggi è stato controllato quasi il 60% dei parchi scolastici“. Ma la raccomandazione per tutti è chiara: “Nelle ore più calde, meglio non sostare troppo a lungo sotto grandi alberi, soprattutto se si tratta di conifere come cedri e pini”.
