Consiglio comunale, ecco i progetti del 2025 che trasformeranno Verona

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Verona, il bilancio del Consiglio comunale che chiude il 2025 con 77 delibere e “conti in ordine”.

Si chiude il 2025 per il consiglio comunale di Verona: il bilancio di fine anno, presentato dal presidente Stefano Vallani, traccia il profilo di un’aula attiva. Sono 77 le delibere approvate in 43 sedute, supportate dal lavoro delle Commissioni (254 incontri) e da una partecipazione dei consiglieri che rasenta il 100% per gran parte dell’assemblea.

Infrastrutture e mobilità: i cantieri del futuro.

Il cuore dell’attività amministrativa ha battuto forte sui temi della rigenerazione urbana e della mobilità sostenibile. Tra i provvedimenti più significativi spiccano i passi decisivi per la filovia: il Consiglio ha dato il via libera ai nuovi parcheggi scambiatori di Verona Ovest (Ca’ di Cozzi, 385 posti) e Verona Est (San Michele, 300 stalli), per un investimento complessivo che supera gli 8 milioni di euro.

Sul fronte della ciclabilità, grazie ai fondi Pnrr, è decollato il progetto da 2,3 milioni di euro per il collegamento tra Parona e Ponte Garibaldi, mentre la rigenerazione urbana ha visto protagonisti l’ex Manifattura Tabacchi e il nuovo studentato di Veronetta (126 posti letto), risposta concreta all’emergenza abitativa universitaria.

Una città aperta e digitale.

Il 2025 non è stato solo l’anno del “fare”, ma anche quello dell’ascolto. Vallani ha sottolineato il valore delle quattro sedute aperte, dedicate a temi sensibili come la salute mentale e il contrasto al razzismo, che hanno portato la cittadinanza dentro l’aula.

Sotto il profilo tecnico-amministrativo, Verona ha guardato al futuro digitale entrando in Pasubio Tecnologia. Un’operazione strategica per garantire al Comune standard elevatissimi di cybersicurezza e servizi in cloud più efficienti per i cittadini. Da segnalare, inoltre, l’approvazione “record” del Bilancio di previsione 2026, licenziato in sole quattro sedute grazie alla mediazione dell’assessore Michele Bertucco.

Il tributo all’Hellas.

Tra le pagine più emozionanti dell’anno emerge il conferimento della cittadinanza benemerita all’Hellas Verona. In un’aula gremita dai campioni del 1985, il Consiglio ha celebrato il 40esimo anniversario dello storico Scudetto, trasformando la sede istituzionale in un luogo di memoria collettiva per tutta la comunità gialloblù.

Teatro Nuovo e le Olimpiadi.

Il ritorno in aula è fissato per il 15 gennaio 2026 con una delibera attesa da decenni: l’alleanza pubblico-privato per il nuovo percorso di accesso attraverso il Teatro Nuovo.

Ma il 2026 sarà soprattutto l’anno dei Cinque Cerchi. Il Consiglio ha già blindato gli accordi con la Fondazione Milano Cortina 2026, formalizzando gli impegni per ospitare in Arena la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi (22 febbraio) e quella di apertura delle Paralimpiadi (6 marzo).