In aumento i casi al pronto soccorso pediatrico di neonati scossi per pianti incontrollati.
Verona scende in campo per proteggere i neonati da un pericolo molto grave: la sindrome da scuotimento. In Aoui sono circa 3/5 l’anno i casi dei neonati curati per la Sindrome del Bambino Scosso. Da qui, la necessità di una attività di sensibilizzazione diretta alle famiglie.
Ospedale di Verona: lo stand informativo.
In occasione delle Giornate Nazionali del Bambino Scosso, Aoui si è attivata per aumentare la consapevolezza nei genitori. Al padiglione 30 dell’Ospedale della Donna e del Bambino è stato allestito uno stand dove l’equipe del dott. Pierantonio Santuz, direttore del Pronto Soccorso Pediatrico, ha esposto agli utenti le informazioni necessarie per evitare l’insorgenza di casi più gravi.
Secondo i dati dell’ospedale della Donna e del Bambino di Verona, ogni anno si registrano casi di neonati vittime di scuotimento. I piccoli pazienti arrivano al Pronto soccorso con sintomi come difficoltà a mangiare, crisi convulsive, sonnolenza insolita o difficoltà respiratorie. Spesso i genitori non collegano questi segnali a un eventuale scuotimento e la diagnosi arriva solo grazie agli esami clinici.
Lo stand informativo allestito all’ospedale di Verona è con medici e specialiste del settore, impegnati a offrire consigli pratici per prevenire episodi simili. Gli esperti ricordano che il “cervello dei neonati è ancora molto fragile e i loro muscoli non riescono a sostenere la testa: anche movimenti che sembrano lievi possono provocare gravi danni“.
Gravi conseguenze.
I numeri parlano chiaro: oltre la metà dei bambini colpiti da questa sindrome riporta conseguenze a lungo termine. Alcuni sviluppano problemi cognitivi, difficoltà motorie o disturbi del comportamento. In circa un caso su dieci, l’esito è fatale.
Scuotere un neonato, anche solo per pochi istanti, può causare lesioni gravi al cervello e, nei casi peggiori, anche la morte. Si tratta di una forma di maltrattamento non intenzionale che colpisce soprattutto nei primi sei mesi di vita, quando il pianto può essere difficile da gestire.
Pochi movimenti violenti potrebbero stirare i tessuti o provocare emorragie e ischemie, causando danni celebrali permanenti che ad oggi si registrano in più della metà dei casi.
Farmacie di Verona informano.
Per sensibilizzare la cittadinanza, le farmacie aderenti espongono materiale informativo, tra volantini, locandine e video. L’obiettivo è far conoscere i segnali d’allarme e soprattutto spiegare come reagire in modo sicuro quando un bambino piange in modo insistente.
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