“Verona senza agenti, la destra ci rema contro!”: il Pd scatena la polemica sulla gestione della sicurezza.
Sicurezza, il Pd attacca: “Verona senza agenti operativi, la destra è incapace o rema contro?”. Verona resta fuori dal piano nazionale di potenziamento della sicurezza. Secondo quanto denuncia il Partito Democratico veronese, la città non riceverà nuovi agenti operativi nell’ambito dell’assegnazione decisa dal Ministero dell’Interno. I numeri parlano di quasi 1.100 unità distribuite su scala nazionale, ma a Verona ne sarebbero stati destinati soltanto due, entrambi per la scuola di Polizia di Peschiera del Garda.
“Fanalino di coda sia tra le grandi città italiane che tra le province venete“, affermano Fabio Segattini, capogruppo comunale del Pd, e Franco Bonfante, segretario provinciale. “È chiarissimo che il territorio scaligero non rientra tra i pensieri della Lega che gestisce il Ministero dell’Interno”.
Nel mirino finiscono i parlamentari veronesi della maggioranza, accusati dai Dem di non aver saputo tutelare gli interessi del territorio. “L’unico dubbio da dissolvere è se i parlamentari veronesi di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia con i rispettivi coordinatori regionali o provinciali siano complici di questa specie di accanimento contro Verona oppure se siano soltanto incapaci di portare risorse e personale in favore della città che li ha eletti“.
Il Pd cita direttamente nomi come Ciro Maschio, Marco Padovani, Paolo Tosato, Maddalena Morgante, Matteo Gelmetti, Gianmarco Mazzi, Paola Boscaini e Flavio Tosi, invitandoli a chiarire le proprie intenzioni: “Ad ogni evento delittuoso si sbracciano per chiedere più controlli o più sicurezza. Ora dicano se intendono darsi da fare per portare rinforzi ai sempre più esangui organici della questura, oppure se continueranno a fare gli imboscati fino a fine mandato“.
Infine, Segattini e Bonfante rilanciano l’urgenza di affrontare le partite aperte in tema di sicurezza e sviluppo amministrativo: lo status di Città Metropolitana, i commissariati promessi per la Pianura e il Lago, e un rafforzamento complessivo delle forze dell’ordine in provincia. “Un territorio cresce se si fa squadra, ma se una parte tira indietro oppure gioca contro – concludono – a farne le spese non è tanto l’amministrazione di centrosinistra quanto i cittadini di tutta la provincia”.
