Settimana di sangue sulle strade di Verona: dal bimbo Luca al 18enne Davide, 9 morti in 7 giorni.
Strage di sangue, Verona sotto shock: 9 morti in 7 giorni, le strade del territorio diventano tombe, un tragico scenario di morte. Il bilancio è sconvolgente: nove vittime in una settimana. Un’escalation di incidenti mortali che ha lasciato tutti attoniti e solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza viaria.
Il piccolo Luca.
Tra le storie che più hanno scosso l’opinione pubblica c’è quella di Luca Mantovanelli, un bambino di appena 8 anni, originario di Castelmassa, nel Polesine. La sua giovanissima vita è stata spezzata su un tratto della provinciale 46 tra Legnago e Torretta. Luca viaggiava in auto con la mamma Deborah e il fratello maggiore Gioele, quando la vettura è uscita di strada, schiantandosi contro un platano.
Soccorso d’urgenza e trasportato all’ospedale di Legnago, il piccolo non ce l’ha fatta, spirando poco dopo l’arrivo. La madre e il fratello, anch’essi feriti nell’impatto, sono ora ricoverati in ospedale, le loro condizioni serie ma stabili.
Davide, appena maggiorenne.
La tragedia di Luca si aggiunge a una lista drammaticamente lunga. Solo pochi giorni fa, Davide Santia, un giovane di 18 anni, ha perso la vita a Malcesine, quando la sua auto è finita contro un guard rail. In agosto avrebbe compiuto 19 anni.