Via libera della giunta del comune di Verona, con il no del solo Bertucco, al primo parco in Italia per il “surf urbano”.
Un parco per il “surf urbano” a Verona: la giunta di palazzo Barbieri ha approvato un atto di indirizzo per avviare l’iter istruttorio relativo a un innovativo impianto sportivo per il surf artificiale in località Bertacchina, lungo via Gardesane. Il progetto, ritenuto di pubblico interesse, mira a introdurre la prima struttura di questo tipo in Italia, con l’obiettivo di “potenziare l’offerta sportiva cittadina e generare positive ricadute ambientali”.
Tommasi: “Ricaduta positiva per il Comune”.
“L’impianto prevede un’attività attrezzata per il surf – ha spiegato il sindaco Damiano Tommasi – che è diventata disciplina olimpica nelle ultime due edizioni dei giochi e si prevede che lo sarà anche nel prossimo appuntamento a Los Angeles. E’ uno sport che ha una platea di appassionati e di utilizzatori molto varia, che si pratica in ambiente naturale. Sicuramente può suonare strana un’onda artificiale, ma le esperienze esistenti all’estero funzionano e dimostrano che il pubblico è trasversale e soprattutto giovane. E grazie anche alla vicinanza del lago risultano essere numerosi i veronesi appassionati di sport acquatici. Il progetto consentirebbe di avere un’importante ricaduta positiva in termini di verde per il Comune: l’iniziativa prevede infatti l’acquisto da parte del proponente di aree private accanto al parco comunale della Spianà, che verranno ceduti gratuitamente al Comune”.
Il progetto, realizzato da un soggetto privato, prevede l’acquisto e la successiva cessione gratuita al Comune di terreni adiacenti al Parco della Spianà per un valore massimo di 2 milioni di euro. Questo consentirà al Comune di ampliare e valorizzare ulteriormente l’area verde esistente, già interessata da interventi finanziati con fondi Pnrr.
La parola al consiglio comunale.
L’atto, approvato dalla giunta a maggioranza con l’unico voto contrario dell’assessore Michele Bertucco, rappresenta un primo passo. Spetterà infatti al consiglio comunale la decisione finale sull’interesse pubblico e l’approvazione della variante urbanistica necessaria.
Nel progetto si richiedono approfondimenti su consumo energetico, impatto ambientale, viabilità sostenibile e rinaturalizzazione dell’area. L’intervento rientra in un’ottica di rigenerazione urbana e sussidiarietà, combinando sport, ambiente e nuove opportunità turistiche e occupazionali per Verona.
