Alessandra Sponda, veronese, consigliera regionale leghista, finita al centro delle polemiche per i post sulle piattaforme social.
Mentre si avvicina la data delle elezioni regionali in Veneto, Il Gazzettino solleva qualche ombra su Palazzo Ferro-Fini. In particolare al centro delle polemiche è finita la consigliera regionale veronese Alessandra Sponda, 34 anni, leghista, accusata di aver affidato la gestione dei propri profili social a una funzionaria del consiglio regionale.
Secondo le segnalazioni di chi la accusa, gli account riporterebbero contatti della dipendente e i post sarebbero stati pubblicati in orario di lavoro, in violazione delle regole che vietano attività di propaganda politica da parte del personale.
Ma Alessandra Sponda, parlando al Gazzettino, respinge le accuse: “La mia comunicazione è curata da un’agenzia, non c’è nulla di irregolare. Nel 2023 ho chiesto un supporto solo temporaneo, dopo il parto, e comunque la mia attività social è esclusivamente istituzionale”. A sostegno della consigliera interviene anche la funzionaria tirata in ballo: “Ho la coscienza a posto. Si tratta solo di informazioni sui bandi regionali”, sostiene.
