“Così la nascita di Cloe aiuterà altri pazienti”: all’ospedale di Legnago la prima donazione di placenta.
È successo nei giorni scorsi all’ospedale Mater Salutis di Legnago, dove per la prima volta una mamma ha deciso di donare la placenta subito dopo il parto. Protagonisti di questa piccola grande storia di solidarietà sono Nicole e Nicholas, genitori della piccola Cloe: dopo un “cesareo dolce”, senza esitazioni hanno scelto di dire sì alla donazione.
Con questo primo intervento, anche Legnago si unisce ufficialmente al progetto dell’Ulss 9 Scaligera, che già da tempo rende possibile la donazione della placenta negli ospedali Fracastoro e Magalini. Ora il gesto è possibile in tutta la provincia: un’opportunità preziosa per tanti pazienti che potranno beneficiare delle proprietà rigenerative della membrana amniotica.
Il potere della placenta.
La placenta, organo vitale durante la gravidanza, una volta concluso il parto può diventare una risorsa terapeutica di grande valore: dalla sua membrana si ricavano tessuti in grado di favorire la cicatrizzazione di ustioni, ulcere croniche, lesioni oculari e di supportare interventi di chirurgia plastica e ricostruttiva. Proprietà rigenerative, antinfiammatorie e analgesiche che ridanno speranza a chi soffre di ferite difficili da curare.
Solo con il cesareo.
Non tutti i parti, però, permettono la donazione: per garantire l’integrità del tessuto, serve un cesareo programmato in gravidanze fisiologiche, escludendo i cesarei d’urgenza o i parti naturali, in cui non sono assicurate le condizioni sterili necessarie.
Fondamentale è la sinergia tra équipe mediche, ostetriche e sale operatorie: un lavoro di squadra che trasforma ciò che fino a poco tempo fa era un “materiale di scarto” in una cura preziosa.
Chi può donare.
In caso di cesareo programmato dopo la 36esima settimana (o dalla 33esima per gravidanze gemellari), il personale ostetrico propone la donazione durante i colloqui pre-parto. Dopo la nascita, la placenta viene raccolta in modo sterile e inviata alla Banca dei Tessuti per essere lavorata e resa disponibile per chi ne ha bisogno.
“Un gesto sicuro per mamma e neonato, che però può cambiare la vita di molte persone”, sottolineano i medici dell’Ulss 9. Per informazioni sulla donazione è possibile chiedere al personale ostetrico e medico durante gli incontri pre-parto nei vari ospedali dell’Ulss 9.
