Un paziente di 58 anni è stato sottoposto a un innovativo intervento contro l’ipertensione arteriosa all’ospedale di Legnago.
Anche l’Ulss 9 Scaligera si conferma all’avanguardia nella lotta all’ipertensione arteriosa resistente: nei giorni scorsi, presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale Mater Salutis di Legnago, diretto da Giorgio Morando, è stato eseguito su un uomo di 58 anni residente in provincia di Verona un innovativo intervento di denervazione delle arterie renali. Si tratta di una procedura mininvasiva che, agendo sulle arterie renali, consente di migliorare il controllo dei valori pressori nei pazienti difficili da trattare con i soli farmaci.
Il paziente, già interessato nei mesi precedenti da una rivascolarizzazione coronarica per infarto miocardico acuto probabilmente scatenato da ipertensione non controllata farmacologicamente, necessitava di una soluzione tempestiva. L’intervento si è svolto in circa 60 minuti mediante un semplice accesso arterioso femorale destro. È stato condotto da una équipe multidisciplinare composta dai cardiologi interventisti Alberto Zamboni (Responsabile UOS di Emodinamica di Legnago) e Francesco Bacchion, insieme agli infermieri Katia Bertelli, Fabio Piva e Laura Tomì, al tecnico radiologo Emanuele De Veis, all’anestesista Giacomo Miola e all’infermiere Stefano Tramarin.
La procedura, tecnicamente riuscita, ha permesso una rapida mobilizzazione già entro 24 ore e il paziente è stato dimesso in ottime condizioni cliniche.
Questa tipologia di intervento, fino a oggi riservata in Veneto principalmente ai grandi ospedali universitari, è il risultato di un percorso avviato circa un anno fa dal Dipartimento Medico diretto dalla dottoressa Margherita Azzini, con il coinvolgimento di numerosi professionisti: Cristiano Perbellini (Direttore UOC Medicina Interna), Gabriella Amen (Responsabile Ambulatorio Ipertensione), i nefrologi Gaetano Cavalcanti e Matteo Grecò (rispettivamente Direttore UOC Nefrologia e Responsabile UOS Dialisi di Legnago).
