La doppia vita del sergente dell’Aeronautica: arrotondava lo stipendio con affari in nero.
Beccato sergente maggiore dell’areonautica che per dieci anni avrebbe portato avanti una vera e propria attività imprenditoriale in nero, ignorando regole e permessi. Il militare è finito sotto inchiesta dopo che la Guardia di Finanza di Pordenone ha scoperto un giro di vendite e compravendite mai dichiarate al fisco.
La Procura Militare di Verona lo ha denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato e violazione delle norme sul cumulo degli incarichi. Inoltre la Corte dei Conti del Friuli Venezia Giulia sta valutando se procedere per danno erariale, mentre l’Ispettorato per la Funzione Pubblica potrebbe chiedere al Ministero della Difesa di recuperare le somme guadagnate illecitamente.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo, in servizio regolare come militare, avrebbe accumulato oltre 570mila euro grazie a un ventaglio di affari privati: dalla rivendita di pellet all’acquisto e cessione di auto, passando per giochi di prestigio. Tutto senza mai chiedere l’autorizzazione obbligatoria prevista per i dipendenti pubblici che intendono svolgere lavori extra.
