Cambiate le accise sui carburanti, scattati i controlli della Guardia di finanza: quasi 10mila violazioni accertate nel 2023-2024.
Dallo scorso 15 maggio è entrato in vigore il decreto interministeriale che dispone il riallineamento delle accise sui carburanti, con una riduzione di 1,50 centesimi al litro sull’aliquota della benzina e un aumento equivalente su quella del gasolio per autotrazione. Per contrastare eventuali speculazioni e pratiche anticoncorrenziali, la Guardia di finanza ha avviato un piano di controlli su scala nazionale, coinvolgendo più di 660 reparti territoriali e i Reparti Speciali.
L’obiettivo è duplice: monitorare il rispetto delle nuove norme e verificare la trasparenza nella comunicazione dei prezzi al pubblico, come previsto dalla normativa vigente. I controlli, basati su analisi di rischio del Comando Generale, mirano anche a risalire la filiera commerciale per individuare eventuali speculatori e verificare il corretto assolvimento degli obblighi fiscali, il funzionamento degli impianti e la qualità del carburante.
Nel biennio 2023-2024 sono stati effettuati oltre 20mila interventi, con 9.728 violazioni contestate. Di queste, 2.416 riguardano l’esposizione irregolare dei prezzi e 7.312 l’omessa comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
