Castel d’Azzano, sgombero si trasforma in carneficina: morti tre carabinieri, fermati tre fratelli

Strage di carabinieri, il drammatico bilancio dell’esplosione a Castel d’Azzano: tre morti.

Tre carabinieri sono morti in una violenta esplosione a Castel d’Azzano: un’operazione di sgombero si è trasformata in una tragedia. Feriti numerosi agenti. Una giornata che doveva essere di ordinaria attività operativa si è trasformata in uno dei momenti più drammatici per le forze dell’ordine veronesi.

A Castel d’Azzano, tre carabinieri dei nuclei speciali hanno perso la vita in seguito a una violentissima esplosione avvenuta all’interno di un casolare in fase di sgombero alle prime luci dell’alba. L’edificio, a due piani, è completamente collassato dopo la deflagrazione, avvenuta proprio mentre le squadre di carabinieri e polizia stavano entrando per liberare l’immobile occupato.

Oltre ai tre militari deceduti, 13 persone tra forze dell’ordine e civili è rimasta ferita. Sul posto sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco, le ambulanze del 118 e le unità per cercare eventuali dispersi.

Secondo le prime ricostruzioni, nell’edificio c’erano tre occupanti, di cui due fratelli di sessant’anni. Tra questi, una donna che è rimasta ferita. E come riportato da dalla trasmissione Tg 24 Mattina della Rai, il sottotetto conteneva tre bombole di gas, ma non si sa se l’esplosione è stata accidentale o provocata.

L’uomo e la donna sono stati arrestati dai carabinieri, mentre anche il terzo fratello dopo aver tentato la fuga è stato rintracciato e fermato.

Il vicesindaco Panuccio in diretta telefonica sulla Rai.

Il vicesindaco Antonello Panuccio, intervistato dalla Rai, ha dichiarato: “Sono senza parole. È successo alle 3.15 di questa notte. I tre occupanti non volevano lasciare la casa, nonostante l’ordine del giudice.

“Si trattava di una famiglia di agricoltori che lavorava nei campi e che, da quanto ci risulta, era coinvolta in alcune vicende giudiziarie legate a problemi economici. L’unico bene di cui disponevano era quell’abitazione”.

“Non era una famiglia con persone fragili: non c’erano bambini né anziani. Le forze dell’ordine hanno agito seguendo le procedure previste. Sul posto erano già pronte le ambulanze per eventuali emergenze, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che, pur di non lasciare la casa, arrivassero a farla esplodere. È una tragedia che ci ha profondamente colpiti”.