Sono tre i feriti in gravi condizioni che si trovano ricoverati all’ospedale di Borgo Trento dopo l’esplosione di Castel d’Azzano.
Dopo la tragica esplosione di Castel d’Azzano, sono attualmente tre i pazienti gravi ricoverati all’ospedale di Borgo Trento dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. Tre in prognosi riservata in Terapia intensiva, intubati ma senza lesioni ad organi interni, il terzo è al Centro grandi ustionati.
A seguito dello scoppio della palazzina di Castel d’Azzano alle prime ore di martedì 14 ottobre, sono stati 25 i trasportati dal Suem 118 agli ospedali del territorio, tra questi 17 nei due ospedali cittadini dell’Azienda Borgo Trento e Borgo Roma. Gli altri a Negrar (2) e Villafranca (6).
Borgo Roma.
Nell’ospedale di Borgo Roma sono arrivati otto pazienti, sette in codice verde e un codice arancione. La maggior parte ha riscontrato problemi maxillofacciali e otorino, stanno affrontando gli accertamenti ma sono in via di dimissione e verranno dimessi nel corso della giornata. Nelle celle dell’obitorio di Borgo Roma sono inoltre conservate, per gli accertamenti delle indagini in corso, le salme dei tre carabinieri deceduti a causa del crollo dell’edificio.
Borgo Trento.
Al Pronto soccorso di Borgo Trento sono arrivati nove pazienti in tutto, che sono già stati dimessi, di cui tre ricoverati gravi.
I traumi riportati. In generale i feriti hanno riportato tutti esiti da scoppio: ustioni a collo e volto, problemi maxillofacciali, acufeni da scoppio, contusioni per sbalzo.
Protocollo maxiemergenza. Alle 2 della notte del 14 ottobre è partita un’operazione organizzata da tempo dalle Forze dell’Ordine per un supporto preventivo dell’assistenza sanitaria del Suem, che aveva impiegato sul posto tre mezzi: un’automedica, un’ambulanza base e una infermierizzata. Alle ore 3.30 a seguito dello scoppio della palazzina è scattato il protocollo di maxiemergenza dell’Azienda. Le Direzioni Medica, Generale e Sanitaria sono state allertate. Il Suem ha inviato altre sei ambulanze e il mezzo di coordinamento, mentre i reparti interessati hanno organizzato il personale necessario.
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