Tracce di sangue e biologiche sarebbero state trovate su un furgone in relazione alla scomparsa di Clara Rossignoli.
Due tracce, una di sangue e una biologica, trovate su un furgone, ora sotto sequestro, sono al centro dell’indagine sulla scomparsa di Clara Rossignoli, 79 anni, svanita dalla sua casa a Porto di Legnago da fine marzo. Il sangue è stato analizzato per verificarne la compatibilità con il profilo genetico della donna.
L’inchiesta, inizialmente aperta per istigazione al suicidio, è stata poi riclassificata come omicidio e occultamento di cadavere, con due indagati: il nipote della 79enne, Mattia Nascimben, e l’ex compagna, Erica Chiaron, entrambi residenti con Clara e senza misure cautelari a carico. Il furgone sul quale sarebbero state trovate tracce biologiche apparterrebbe a un amico di Erica, al momento non indagato.
Le indagini sul caso, coordinate dalla Procura di Verona, sono condotte dai carabinieri di Legnago con il supporto della Sezione investigativa scientifica (Sis) di Verona.
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