Si chiamava Batman il cane pastore sbranato dai lupi a Novezza, sul monte Baldo: doveva difendere un gregge di 1200 pecore.
Coldiretti Verona torna a lanciare l’allarme lupi dopo il recente caso che ha visto il cane pastore Batman vittima di un attacco da parte di un branco di lupi a Novezza, sul monte Baldo. E’ accaduto nella notte tra il 21 e il 22 agosto scorsi: Batman, il cane pastore, con altre tre meticci e due maremmani doveva difendere un gregge di oltre mille pecore, quando ha subito l’attacco dei lupi, che lo hanno sbranato senza lasciargli scampo. E poche sere dopo anche Bosco, fratello maggiore di Batman, 12 anni, ha subito la stessa sorte, nonostante il gregge fosse stato spostato più in basso.
“L’episodio – denuncia Coldiretti Verona – dimostra ancora una volta che la presenza dei lupi è di fatto un problema serio non solo per gli allevamenti, ma anche per la sicurezza delle comunità locali e dei turisti che frequentano l’area. Gli allevatori sono esasperati e la pressione crescente rischia di spingerli ad abbandonare le malghe”.
E il presidente di Coldiretti Verona, Alex Vantini, chiede con urgenza “un piano di gestione nazionale del lupo che permetta di intervenire sugli esemplari ritenuti problematici e di tutelare il mondo rurale”.
Rea: “Incuria dei proprietari”.
Di parere contrario il consigliere comunale di Verona Giuseppe Rea: “Mentre le 1200 pecore erano protette all’interno di un recinto elettrificato da due pastori maremmani, ossia da cani di razza selezionati per il loro istinto protettivo – sostiene Rea – altri tre cani meticci, di cui uno cucciolo (di 3 mesi) e uno anziano (di 12 anni) sono stati lasciati dormire fuori dal recinto, incustoditi e quindi facile preda per un branco di lupi.
Leggo pertanto con grande preoccupazione le dichiarazioni del presidente della Coldiretti provinciale Alex Vantini, che afferma che questi lupi devono essere abbattuti, individuandoli come una minaccia per l’uomo, per i bambini, per i turisti e per i propri animali da compagnia e rimango molto perplesso nel leggere che “un’altra predazione ha sconvolto gli allevatori”, in quanto la predazione non è avvenuta ma al contrario è avvenuta l’uccisone di un povero cane per l’incuria dei propri proprietari che non hanno pensato, forse, che anche il proprio cane meticcio da compagnia, Batman, non potesse e non dovesse essere esposto a un tale rischio”.
Per quanto riguarda il secondo episodio, quello che ha visto come vittima il cane Bosco, ecco il pensiero di Rea: “Mi dispiace che, a distanza di pochi giorni, la stessa fine sia toccata al fratello maggiore di Batman, di ben 12 anni di età e di nome Bosco, che nonostante il trasferimento del gregge ad una quota più bassa, ad Albarè di Ferrara di Monte Baldo, è stato comunque vittima dei lupi.
Infatti, un cane meticcio con un’età di 12 anni, che corrisponde a un uomo di 84 anni di età, non doveva essere lasciato solo e fuori dal recinto, dove invece i due pastori maremmani e le pecore, non hanno subito attacchi”.
