Dall’ambulatorio al punto prelievi, ecco la Casa della Comunità di Colognola ai Colli da 3 milioni di euro.
Una sanità di prossimità, accessibile e integrata: è questo l’obiettivo della nuova Casa della Comunità di Colognola ai Colli, inaugurata nei giorni scorsi e destinata a servire un bacino di circa 31mila abitanti dei Comuni di Colognola, Caldiero e Lavagno.
Si tratta della quarta struttura di questo tipo sul territorio dell’Ulss 9 Scaligera, dopo quelle di Cerea, Verona (via Poloni) e Bovolone. Qui i cittadini troveranno un punto di riferimento unico per servizi sanitari, socio-sanitari e sociali, con un modello organizzato su più figure professionali e specializzazioni.
I servizi.
All’interno è attivo il Punto Unico di Accesso (PUA), che accompagna gli utenti nell’orientamento e nella presa in carico, in particolare per le persone non autosufficienti. Presente anche l’Infermiere di famiglia e di comunità, figura chiave per la gestione delle cronicità e la promozione della salute.
Cosa offre.
- Punto prelievi dedicato e confortevole.
- Postazioni di telemedicina collegate con l’ospedale di San Bonifacio.
- Ambulatori per la medicina generale.
- Cure palliative, assistenza domiciliare e continuità assistenziale in rete con le sedi vicine.
- Sportelli Cup e amministrativi.
- Due ambulatori di diagnostica per il monitoraggio delle patologie più diffuse tra gli over 65.
Sede rinnovata con fondi Pnrr.
La Casa della Comunità si trova in via Montanara 2, in un edificio degli anni ’80 completamente ristrutturato e riqualificato dal punto di vista energetico. I lavori, durati circa un anno, hanno riguardato 1.000 mq di superficie e hanno previsto nuovi impianti, spazi interni ridisegnati, accessibilità garantita e illuminazione a Led. Il costo complessivo: oltre 3,2 milioni di euro, finanziati con fondi Pnrr.

