Dopo la tragedia Ramponi: a Castel D’Azzano tre vie per onorare il sacrificio dei carabinieri.
A Castel D’Azzano nasceranno tre nuove vie dedicate ai tre carabinieri che hanno perso la vita il 14 ottobre scorso, a seguito del tragico crollo del casolare dei fratelli Ramponi. L’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Elena Guadagnini, ha deliberato l’intitolazione come segno di riconoscenza verso chi ha compiuto il proprio dovere fino all’estremo sacrificio.
Le nuove denominazioni ricorderanno il sottotenente Marco Piffari (56 anni), l’appuntato Davide Bernardello (36 anni) e il maresciallo Valerio Daprà (56 anni). Le strade sorgeranno nella zona residenziale in espansione di Bassette, dove – come ha spiegato il vicesindaco Antonello Panuccio – “verranno aperti tre nuovi assi viari che porteranno i nomi dei nostri eroi”.
Poiché la normativa sulla toponomastica non consente di intitolare vie a persone scomparse da meno di dieci anni, il Comune ha inoltrato alla Prefettura una richiesta di deroga per poter procedere ugualmente.
L’idea di rendere omaggio ai tre carabinieri era stata avanzata nei giorni successivi alla tragedia dal Sindacato Italiano Militari Carabinieri (Sim), subito sostenuto da numerose associazioni locali e da molti cittadini.
Nel frattempo proseguono le indagini: Dino e Franco Ramponi, accusati di strage, si trovano detenuti nel carcere di Montorio, mentre la sorella Maria Luisa, ritenuta responsabile materiale dell’innesco dell’esplosione, è ancora ricoverata in ospedale.
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