La solitudine di Rojo è finita: 20 ibis scarlatti al Parco Natura Viva

Rojo non è più solo: dall’Olanda sbarcano al Parco Natura Viva di Bussolengo 20 ibis scarlatti.

Dopo aver perso la sua compagna, l’ibis Rojo non è più solo: al parco Natura Viva sono arrivati 20 esemplari scarlatti dal Gaia Zoo di Kerkrade, in Olanda. Nel giro di appena quattro settimane, la solitudine di Rojo è stata superata, e l’uccello ha ripreso la sua vita sociale all’interno di quello che è ora uno dei gruppi di Ibis Scarlatti più ampi presenti in Italia.

Voliera a due piani.

Tutti i ventuno Ibis Scarlatti hanno preso possesso della loro nuova dimora: una grande voliera “a doppio piano” che si estende per oltre 200 metri quadrati. La struttura permette ai visitatori di osservare la sgargiante specie sia a terra – tra pozze d’acqua e zone umide che replicano il loro habitat naturale – sia in alto, tra i tronchi e le fronde.

Il trasferimento e l’inserimento sono avvenuti senza intoppi: i nuovi arrivati olandesi si sono integrati perfettamente con Rojo. Dopo un’iniziale fase di ambientamento in cui hanno preferito osservare la nuova casa dall’alto, gli uccelli hanno iniziato ad esplorare il terreno. Lo staff ora spera che trovino confortevole anche la “nursery” allestita per la deposizione delle uova, contribuendo così alla conservazione della specie.

L’Ibis Scarlatto e la crisi degli habitat.

L’esplosione di colore portata dai nuovi Ibis non deve far dimenticare la fragilità della specie. L’Ibis Scarlatto, inserito nella Lista Rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), vive nelle zone umide costiere del Sud America orientale, ecosistemi che sono drammaticamente a rischio.

Caterina Spiezio, responsabile Ricerca in ambito Animale di Fondazione Zoom, ha spiegato le minacce che incombono sulla specie: “La progressiva perdita di habitat coinvolge tutto l’areale dell’ibis scarlatto, dalle isole caraibiche fino al Brasile meridionale, toccando le foreste di mangrovie e le paludi salmastre“.

Dal 1970, si registra una perdita di oltre il 20% delle zone umide globali, essenziali per l’Ibis che vi cerca cibo e costruisce i nidi. La conversione del suolo dovuta alle attività umane e la crisi climatica sono i problemi principali che minacciano questo uccello, simbolo nazionale di Trinidad e Tobago.