La manifestazione a Verona in Bra, per l’unità europea e il sostegno all’Ucraina.
A Verona in piazza Bra si è svolta ieri domenica 2 marzo, la manifestazione pro Ucraina: molte le persone che si sono radunate per ribadire la loro solidarietà e per promuovere un’Europa più unita e forte di fronte alle sfide globali. All’evento hanno partecipato cittadini, rappresentanti politici e associazioni locali.
Il corteo campeggiato da bandiere dell’Unione Europea e dell’Ucraina, aveva l’intento di sottolineare l’importanza di un’Europa solidale e coesa, capace di rispondere alle crisi internazionali con determinazione e unità.
Tra gli interventi, è stato evidenziato come l’Europa debba prendere una posizione chiara nei confronti del conflitto in Ucraina. L’iniziativa ha avuto il supporto di diverse associazioni impegnate nella promozione della pace e della cooperazione tra i popoli, sottolineando la necessità di una maggiore integrazione politica tra gli Stati europei. Molti i post sui social.
Il post di PiuEuropa Verona.
“Nonostante lo scarso preavviso, dovuto al precipitare degli eventi determinato dal tradimento trumpiano di tutti i principi liberal-democratici che hanno sempre informato la politica e la convivenza civili atlantica, con lo slogan “facciamo subito gli Stati Uniti d’europa“, in piazza Brà, davanti a palazzo Barbieri si è radunata una grande folla”.
“Dalle 17 in poi il presidio, promosso dal gruppo di +Europa Verona, al quale hanno aderito il Movimento Federalista europeo, il Partito Democratico, Azione, l’associazione Malve di Ucraina, il Partito Socialista, Orizzonti liberali, Areal Liberal, Verona Radicale, Liberi Oltre e tanti cittadini, ha testimoniato la vicinanza di partiti e associazioni veronesi al popolo ucraino e al suo presidente”.
“Solo bandiere europee e Ucraine a sottolineare che gli italiani a Verona, come in tante altre città, sono assolutamente contrari alla politica filorussa del presidente Trump e del suo governo”.
“Gli interventi hanno sottolineato l’urgente necessità per una politica estera comune, un esercito e una difesa comune: decisivi passi verso gli Stati Uniti d’Europa, per porre un freno agli imperialismi di Russia, Cina e ora anche Usa”.
