Il sipario si apre con la forchetta: al Castello di Montorio si cena con “Il Teatro è Servito”.
Verona si prepara a vivere un’estate fatta di cultura e cibo con la rassegna “Il Teatro è Servito”, che dal 3 luglio accenderà il Castello di Montorio. Si tratta di sei spettacoli teatrali prodotti dalla Nuova Compagnia Teatrale di Enzo Rapisarda. La particolarità di questa iniziativa sta nel connubio tra teatro e gastronomia, con menù pensati appositamente per accompagnare ogni rappresentazione.
Le serate si aprono alle 20 con un servizio di ristorazione che propone piatti ispirati ai temi e alle ambientazioni delle commedie in scena, trasformando la cena in una estensione dell’esperienza teatrale. Dalle ricette della tradizione napoletana di “Cani e Gatti” – commedia che dà il via alla rassegna – fino ai sapori più intriganti legati alle atmosfere di mistero, equivoci e ironia delle altre opere, ogni menù racconta e amplifica le emozioni della scena.
Il cartellone offre un viaggio attraverso la commedia classica italiana e francese, con testi di autori come Eduardo Scarpetta, Luigi Pirandello, Eugène Labiche e Georges Feydeau. Le rappresentazioni, in programma nelle serate estive, iniziano alle 21.30 nel mese di luglio e alle 21 ad agosto, sfruttando la luce naturale e l’incanto del teatro all’aperto.
L’atmosfera del Castello di Montorio, immerso nel verde e lontano dal trambusto cittadino, regala un’esperienza unica. L’ingresso è accessibile con biglietti a prezzi contenuti, con possibilità di riduzioni per giovani e anziani, e ingresso gratuito per le persone con disabilità. Parcheggio gratis.
Menu.
“Cani e Gatti” (giovedì 3 luglio, ore 21,30): bruschetta con pomodorini del piennolo, polpette al sugo della nonna e la sfogliatella, il menù riflette la confusione affettuosa della commedia di Scarpetta.
Nel menù de “Il Delitto di Via dell’Orsina” (17 luglio, ore 21,30), l’intrigo prende forma nei sapori: piatti come il filetto in crosta di pistacchio o le tagliatelle con porcini e guanciale evocano il mistero e le false piste di un classico giallo. Il percorso culmina in una pasticceria secca accompagnata da caffè nero, come a suggellare la rivelazione finale in un crescendo comico e surreale che solo Eugène Labiche poteva proporre.
In “L’uomo, la bestia e la virtù” (31 luglio, ore 21,30) i sapori diventano metafora delle maschere pirandelliane: ingredienti semplici ma espressivi, come le orecchiette con rucola e pomodorini o il pollo al limone, accompagnano una narrazione più intellettuale, con un dessert agrodolce che richiama l’ambiguità pirandelliana.
Il menù pensato per “L’amico di papà” (9 agosto, ore 21) è un omaggio gustoso alla Napoli di fine Ottocento. Gli gnocchi alla sorrentina, la caponata e le zeppole di San Giuseppe creano un’atmosfera familiare e coinvolgente, rispecchiando il tono scanzonato e affettuoso della commedia di Scarpetta.
Per “A me gli occhi” (16 agosto, ore 21), ispirata alla commedia degli equivoci di Feydeau, si gioca con le apparenze anche in cucina: la lasagnetta al ragù bianco e funghi e il filetto in crosta con salsa al pepe verde sorprendono il palato, proprio come gli intrecci scenici. Il dolce, una mousse al cioccolato con frutti di bosco, chiude in leggerezza.
Infine, “Il medico dei pazzi” (23 agosto, ore 21) si fa portavoce di una cucina ironica e giocosa: polpette di melanzane, spaghetti alla puttanesca e involtini di vitello raccontano la follia e il caos della scena di Scarpetta con sapori intensi e teatralità. Il babà al rhum è il colpo di scena dolciario de una cena… da manicomio
Il programma.
3 luglio, ore 21:30 – “Cani e Gatti”.
17 luglio, ore 21:30 – “Il delitto di via dell’Orsina”.
31 luglio, ore 21:30 – “L’uomo, la bestia e la virtù”.
9 agosto, ore 21:00 – “L’amico di papà”.
16 agosto, ore 21:00 – “A me gli occhi!”.
23 agosto, ore 21:00 – “Il medico dei pazzi”.
