Veneto, ospedali sotto pressione: 68mila a letto per l’influenza, 13 casi gravi in terapia intensiva. I consigli dalla Regione.
Natale con l’influenza: il Veneto verso il picco con 68mila contagiati in sette giorni e 13 casi gravi finiti in terapia intensiva per complicazioni respiratorie. A poche ore dai festeggiamenti, la nostra regione si ritrova a fare i conti con un’impennata di casi che ha già eguagliato il picco della scorsa stagione, con la prospettiva di superarlo nelle prossime settimane. I numeri diffusi dalla Direzione Prevenzione della Regione sono chiari: solo nell’ultima settimana (15-21 dicembre) si sono ammalate 68 mila persone, con un’incidenza di 14 casi ogni mille residenti.
Ospedali sotto pressione: 400 ricoveri da settembre.
L’ondata non risparmia le strutture ospedaliere. Da settembre a oggi sono stati 400 i ricoveri collegati al virus influenzale, la maggior parte dei quali ha riguardato persone over 65. Preoccupano i 13 casi gravi finiti in terapia intensiva per complicazioni respiratorie, quasi tutti registrati nel solo mese di dicembre.
I più colpiti: l’allarme per i bimbi sotto i 5 anni.
Il virus corre velocissimo tra i più piccoli. Nella fascia d’età 0-5 anni, l’incidenza schizza a oltre 43 casi ogni mille bambini, rendendoli i soggetti più esposti in questa fase dell’epidemia. Seguono i ragazzi fino ai 14 anni (23 casi su mille) e gli adulti.
A dominare la scena è il virus di tipo A(H3N2), in particolare il subclade K, affiancato dalla circolazione di Rhinovirus, Virus Sinciziale (RSV) e Sars-CoV-2.
Il vademecum per le feste: come limitare il contagio.
Con i pranzi di Natale e i cenoni alle porte, la Regione invita alla massima prudenza per proteggere fragili e anziani. Ecco le raccomandazioni principali.
- Vaccinazione. Resta l’arma principale contro influenza e Covid-19, disponibile presso medici di base, pediatri e farmacie.
- Igiene. Lavaggio frequente delle mani e uso della mascherina nei luoghi affollati o sui mezzi pubblici.
- Etichetta respiratoria. Starnutire nella piega del gomito e non riutilizzare fazzoletti usati.
- Prudenza con i neonati. Evitare luoghi affollati per i bimbi molto piccoli e proteggerli dal virus sinciziale tramite l’immunizzazione attiva offerta dalle Ulss.
Se compaiono sintomi febbrili, l’indicazione è restare a casa ed evitare contatti stretti per spezzare la catena del contagio.
