A Verona “battaglia” del sindacato sui buoni pasto per gli infermieri

Verona capofila di una battaglia legale: il sindacato fa ricorso per buoni pasto per gli infermieri e pause non fruiti.

Il sindacato degli infermieri lancia una battaglia legale a Verona e in tutto il Veneto per il mancato riconoscimento del diritto alla pausa e ai buoni pasto per i turnisti.

Il sindacato quindi, ha avviato una campagna di tutela per il personale sanitario che, lavorando su turni, “si vede negato il diritto ai buoni pasto e, implicitamente, alla pausa retribuita“. L’azione legale è partita, e l’Ulss di Verona è una delle prime aziende sanitarie a essere stata chiamata in causa.

Nursing Up sta offrendo assistenza legale gratuita ai propri iscritti in tutta la regione, puntando a ottenere il “risarcimento del danno economico maturato, spesso per anni”, a causa della “mancata fruizione del diritto”.

La vertenza si basa su diverse sentenze della Corte di Cassazione, che hanno “riconosciuto il diritto al risarcimento per la mancata fruizione della pausa, spesso parametrandolo al valore del buono pasto negato”.

Le ragioni della negazione sono “le carenze di personale e un gravoso carico di lavoro e l’impossibilità di accedere al servizio mensa per chi lavora nei turni pomeridiani e notturni – afferma Guerrino Silvestrini, referente Nursing Up Veneto. – Una battaglia di equità e concretezza nei confronti del personale sanitario”.

Solo nella prima settimana, sono già arrivate 150 richieste ai legali del sindacato, che, dopo Verona, Venezia e Treviso, è pronto a estendere l’azione a tutte le Ulss della regione.