Boccata di ossigeno per la sanità veronese: il piano da 27 mila assunzioni

Emergenza personale negli ospedali veronesi: il Governo stanzia 1,6 miliardi per 27mila nuove assunzioni.

Sanità, a Verona la speranza di nuove assunzioni: negli ospedali veronesi la carenza di personale continua a pesare. Al pronto soccorso, come nei reparti, la mancanza di infermieri e operatori sanitari crea forti disagi.

In questo contesto, il piano triennale annunciato dal Governo – 27 mila nuove assunzioni entro il 2028, per un investimento da 1,6 miliardi di euro – rappresenta una boccata d’ossigeno anche per la sanità veronese. La priorità sarà data agli infermieri, oggi la figura più scoperta, mentre solo 2 mila assunzioni riguarderanno i medici.

Verona non è un’isola felice, la carenza di personale è evidente ovunque – spiega Giovanni Zanini, segretario generale Cisl Fp Verona –. Servono rinforzi, ma non basta aggiungere numeri: bisogna ridare senso e dignità a chi sceglie questo mestiere, coltivando la vocazione e il valore del servizio pubblico”.

Il piano prevede anche più risorse per la prevenzione, l’estensione degli screening oncologici e fondi dedicati alla salute mentale. Ma restano nodi aperti: la copertura dell’assistenza domiciliare dopo la fine dei finanziamenti del Pnrr e l’adeguamento delle tariffe per le strutture private convenzionate, che assorbiranno parte delle risorse.

Per Verona e provincia la sfida è doppia: rafforzare gli ospedali e nello stesso tempo garantire servizi sul territorio, a partire dalle case di comunità. “Le nuove assunzioni – conclude Zanini – dovranno tradursi in un miglioramento concreto per i cittadini, altrimenti resteranno solo un numero sulla carta”.