Da Gaza a Verona: due bambini palestinesi sono stati accolti per essere curati a Borgo Trento.
Da Gaza a Verona: i due bambini sono atterrati nella notte all’aeroporto di Linate e, all’alba, hanno raggiunto l’ospedale di Borgo Trento a Verona. Due bambini palestinesi, provenienti dalle zone di guerra di Gaza, sono stati presi in carico dall’Aoui per ricevere cure specialistiche in Chirurgia pediatrica e Neuropsichiatria infantile.
Il trasferimento, organizzato dal Suem 118 diretto da Adriano Valerio, ha coinvolto due ambulanze infermierizzate con a bordo i piccoli pazienti, un medico, due autisti e due infermieri. Altri mezzi aziendali hanno trasportato le famiglie: in totale sono arrivate undici persone.
Lesioni da guerra e malattie croniche.
Il primo paziente, un ragazzo di 15 anni, ha riportato gravi conseguenze in seguito a un’esplosione avvenuta a maggio: amputazione della gamba sinistra sotto il ginocchio, perdita di quattro dita della mano sinistra, frattura del femore, lesioni genitali, ustioni e schegge su torace e addome. È seguito dalla Chirurgia pediatrica del professor Luca Giacomello e, secondo i medici, potrà essere candidato a protesi di gamba e mano per recuperare funzionalità e qualità di vita. Il giovane è arrivato accompagnato dalla madre e dal fratellino; nel conflitto ha perso due fratellini in una successiva esplosione.
La seconda paziente, una bambina di otto anni, soffre di idrocefalo congenito e di epilessia resistente ai farmaci. Le sue condizioni sono aggravate da malnutrizione legata a difficoltà di masticazione e deglutizione. Attualmente è ricoverata in Neuropsichiatria infantile, diretta dalla professoressa Francesca Darra, dove è sottoposta a valutazioni cliniche e nutrizionali.
L’accoglienza a Borgo Trento.
All’arrivo, i due bambini sono stati visitati al Pronto soccorso pediatrico diretto dal dottor Pierantonio Santuz, dove è stato verificato che non vi fossero urgenze immediate. “Sono vigili e reattivi – ha spiegato Santuz – leggermente sottopeso ma non denutriti come i primi due arrivati a giugno. Verso le 9 sono stati ricoverati nei reparti per le cure specifiche”.
Il direttore generale dell’Aoui, Callisto Marco Bravi, ha sottolineato il valore dell’operazione: “Accogliere questi bambini significa dare una risposta concreta a una tragedia umanitaria, unendo eccellenza professionale e umanità. È un gesto che ricorda l’importanza della cooperazione internazionale in tempi di guerra”.
Per il direttore del Suem 118, Adriano Valerio, la missione è stata gestita con rapidità grazie all’esperienza maturata nei precedenti trasferimenti: “Non ci sono state emergenze durante il trasporto e ora i bambini sono al sicuro nel nostro ospedale”.
Fontana: “La forza della solidarietà”.
“Esprimo un sentito ringraziamento al personale medico sanitario che, anche a Verona e Padova, si sta prendendo cura dei bambini provenienti dalla Striscia di Gaza, e a tutti gli operatori coinvolti per il loro encomiabile impegno. Un esempio concreto della forza del bene e della solidarietà, nella speranza che si possa giungere quanto prima alla fine del conflitto”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.





